AIFAL’Agenzia italiana del Farmaco ha coordinato un incontro con i rappresentanti di Assogenerici, Assosalute, Farmindustria e della Fondazione Banco Farmaceutico onlus (in rappresentanza di 1500 enti assistenziali convenzionati) per definire una serie di iniziative orientate ad aumentare la sensibilità dell’industria del farmaco alla donazione di medicinali alle fasce meno abbienti della popolazione.

La povertà sanitaria è un fenomeno in continuo aumento anche nel nostro Paese. Il numero di cittadini che hanno difficoltà ad acquistare i medicinali (persino quelli con prescrizione medica) è cresciuto notevolmente negli ultimi anni, quindi l’Agenzia, prendendo spunto dalla propria fruttuosa attività di supporto svolta per reperire farmaci da avviare in una missione in Monzambico, ha ritenuto doveroso fare da tramite affinché la filiera del farmaco fosse messa a conoscenza del bisogno esistente.

L’AIFA esercita continui richiami al profitto dell’Etica (vedi l’editoriale di Luca Pani Dall’Etica del profitto al profitto dell’Etica: sofosbuvir come esempio di farmaci dal costo insostenibile, una sfida drammatica per i sistemi sanitari e un rischio morale per l’industria) per tutte le rappresentanze della filiera del farmaco, coinvolgendole in possibili percorsi che potrebbero portare alla definizione di iniziative congiunte, per rendere più efficaci i meccanismi della donazione di medicinali e nel contempo aumentare la consapevolezza di addetti ai lavori e cittadini. Attraverso iniziative condivise tra Onlus e Aziende, ad esempio, si potrebbe permettere a queste ultime di semplificare la gestione della donazione dei medicinali all’interno dei sistemi di supply chain. Un ulteriore intervento potrebbe riguardare la proposta di revisione del quadro legislativo per facilitare le attività di donazione dei medicinali. Infine, un altro nodo cruciale è quello della sensibilizzazione dei produttori e degli stessi cittadini, rispetto al problema della donazione dei farmaci, un fattore che potrebbe garantire il vero e proprio “salto di qualità” nelle quantità di confezioni messe a disposizione degli indigenti.

L’AIFA ha inoltre assicurato l’organizzazione di iniziative di comunicazione che possano contribuire ad aumentare la consapevolezza e la conoscenza di un bisogno sociale che colpisce migliaia di persone nel nostro Paese.

Il sostegno di Farmindustria

A proposito delle iniziative coordinate dall’AIFA, Massimo Scaccabarozzi esprime il sostegno di Farmindustria: «La solidarietà non è né può essere un concetto astratto, ma deve tradursi in atti concreti. Specialmente nella crisi attuale che fa emergere nuove povertà, come quella sanitaria, riducendo – talvolta anche drammaticamente – la possibilità di cura».

«Le imprese del farmaco – continua Scaccabarozzi – sono consapevoli dell’importanza del diritto sociale alle terapie, anche quelle più innovative, e l’iniziativa dell’Aifa, che è condivisa pienamente da Farmindustria, va proprio in questa direzione.  Spetta a Istituzioni e filiera realizzare un’alleanza strategica per diffondere sempre più la cultura della donazione a tutela delle popolazioni bisognose. Uniti si vince anche – e forse soprattutto – in questi casi».