CTI BioPharma ha annunciato attraverso un comunicato stampa che i risultati degli studi condotti su pacritinib in pazienti con mielofibrosi consentono di presentare domanda di registrazione di una nuova sostanza (New Drug Application-NDA) alla Food and Drug Administration (FDA).

Pacritinib

Pacritinib

Pacritinib è un inibitore orale multi-chinasi, attivo contro la JAK2, la FLT3, la IRAK1 e la CSF1R.

Nell’agosto del 2014, pacritinib è stato designato quale “Fast Track” (procedura abbreviata) da parte della FDA per la cura dei pazienti con mielofibrosi di rischio medio o alto, tra i quali, senza limitazioni, quelli affetti da trombocitopenia connessa alla malattia, quelli sottoposti a trattamento emergente per la trombocitopenia curati con altre terapie inibitorie JAK2, pazienti intolleranti o con sintomi gestiti in maniera subottimale con un’altra terapia inibitrice JAK2.

Pacritinib non ha l’approvazione regolamentare e non è disponibile in commercio.

L’NDA per pacritinib si baserà principalmente sui risultati prodotti dallo studio Persist-1 oltre che sui dati prodotti dagli studi di fase I e II e su ulteriori informazioni richieste dalla FDA, inclusi il rapporto finale di uno studio indipendente e i dati relativi alla specifica popolazione di pazienti con un abbassamento delle piastrine inferiore a 50.000 per microlitro (< 50.000/µl) per i quali non siano stati approvati medicinali.

La presentazione di una NDA a seguito di un solo test clinico di fase III secondo l’approvazione accelerata potrebbe ridurre la tempistica di accesso al mercato sino a 14 mesi anziché attendere il completamento degli studi clinici.

CTI BioPharma e Baxalta sono parti di un accordo mondiale di licenza per lo sviluppo e la commercializzazione di pacritinib. CTI BioPharma e Baxalta commercializzeranno congiuntamente pacritinib negli Stati Uniti, mentre Baxalta avrà l’esclusiva sui diritti di commercializzazione al di fuori degli Stati Uniti.

Studi clinici del programma Persist su pacritinib

Pacritinib è attualmente oggetto di analisi in due sperimentazioni cliniche di fase III, conosciute come il programma Persist per pazienti affetti da mielofibrosi.

Persist-1 è uno studio clinico di fase III randomizzato, “in aperto” e multicentrico che mette a confronto l’efficacia e la sicurezza del pacritinib rispetto alla migliore terapia disponibile (ad eccezione dell’inibitore JAK) su 327 pazienti affetti da mielofibrosi (mielofibrosi primaria, mielofibrosi post policitemia vera o post trombocitemia essenziale), senza tenere conto del livello delle piastrine dei pazienti.

Persist-2 è uno studio di fase III randomizzato, “in aperto” e multicentrico che valuta il pacritinib rispetto alla migliore terapia disponibile (BAT), incluso l’inibitore approvato JAK1/JAK2, dosato secondo quanto indicato sull’etichetta per i pazienti affetti da mielofibrosi, le cui piastrine sono pari o inferiori a 100.000 per microlitro.
Persist-2 è strutturato per comprendere fino a 300 pazienti in Nord America, Europa, Australia, Nuova Zelanda e Russia. L’arruolamento è ancora in corso.

La programmazione di Persist-1 e Persist-2 permette ai pazienti sottoposti a BAT di fare un crossover ed essere trattati con il pacritinib se la malattia progredisce ovvero dopo che gli stessi abbiano superato le 24 settimane di rilevazioni. Sebbene il crossover degli studi clinici possa generare confusione nella valutazione del tasso di sopravvivenza, controlli di questo tipo sono utilizzati di frequente negli studi clinici sul cancro.
A seguito di un responso scritto al posto di una riunione “Type C” con la FDA, CTI BioPharma e Baxalta hanno stabilito che non fossero necessarie modifiche agli studi clinici in corso.

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