Il 2017 si avvicina con scenari geopolitici assai diversi da quelli che, solo un anno fa, gli addetti ai lavori si sarebbero potuti aspettare. Come ogni anno, il rapporto EP Vantage Pharma & Biotech 2017 Preview illustra le prospettive del mondo del farmaco per il nuovo anno.

il rapporto EP Vantage 2017 Preview disegna i panorami per l'industria pharma e biotech del nuovo anno
il rapporto EP Vantage 2017 Preview disegna i panorami per l’industria pharma e biotech del nuovo anno

Amy Brown, autrice del rapporto, non manca di sottolineare nella sua introduzione come l’evento forse più dirompente del 2016, l’elezione di Donald Trump a nuovo presidente degli Stati Uniti, sia stato accolto in modo estremamente positivo dagli investitori a causa della possibile minor pressione sui prezzi dei farmaci che Trump potrebbe mettere in essere rispetto alle intenzioni annunciate dalla sua sfidante Hillary Clinton. Se ciò fosse confermato, sottolinea Brown, le aziende soprattutto americane potrebbero tirare un sospiro di sollievo non dovendo più guardare a volumi in crescita per riequilibrare il fatturato. Non dovrebbe venir comunque meno la pressione sui prezzi da parte dei payor, che anzi potrebbe estendersi anche a nuove aree terapeutiche come l’artrite reumatoide o i farmaci per la sclerosi multipla. Sempre più importanza, inoltre, dovrebbe venir data ai prodotti realmente innovativi, in grado di differenziarsi nettamente in termini di efficacia dalla concorrenza: un approccio che, secondo Brown, sarebbe testimoniato dal sucesso dei farmaci antitumorali palbociclib di Pfizer ed enzalutamide di Medivation.

Le politiche piĂą rassicuranti preannunciate dal nuovo presidente degli Stati Uniti potrebbero rinvigorire il mercato delle fusioni ed acquisizioni, in stallo nel corso del 2016 (le transazioni totali a livello globale ammontavano al $96 mld a fine novembre, cita il rapporto). Tra i principali candidati Evaluate Pharma identifica la svizzera Actelion, a cui potrebbe essere interessata J&J. Anche le offerte pubbliche iniziali (IPO) potrebbero mostrare un trend in ripresa, secondo il rapporto.

Tempi difficili per l’innovazione

Il report di Evaluate Pharma indica invece che il 2017 potrebbe segnare il passo per quanto riguarda la produttività della ricerca e sviluppo, ancora in crisi di nuove approvazioni, come ben evidenziato dal fallimento del farmaco per l’Alzheimer solanezumab di Eli Lilly. Oltre agli abituali settori di traino, oncologici e cardiovascolare, le maggiori novità potrebbero arrivare da studi di fase precoce con farmaci sviluppati con approcci tecnologici innovativi, come per esempio l’uso delle tecniche CART-T di chimeric antigen receptor (come KTE-C19, in sviluppo da parte di Kite Pharma per il linfoma non-Hodgkin aggressivo e refrattario) o CRISPR-Cas9 di gene editing.

Tra i lanci attesi nei prossimi cinque anni la parte del leone la dovrebbero fare l’ocrelizumab di Roche per la sclerosi multipla e il prodotto dermatologico dupilumab di Sanofi, che secondo le stime del rapporto si dovrebbero inizialmente attestare entrambi a circa $ 4,1 mld di vendite. Molto attesa è anche la nuova pillola di Tesaro a base di niraparib, in approvazione per il trattamento del tumore alla mammella.

Tra i principali prodotti in scadenza di brevetto nel 2017 Evaluate Pharma identifica il tadalafil (Eli Lilly) e il sildenafil di Pfizer, entrambi per la disfunzione erettile, oltre agli anti-tumorali bortezomib (Takeda) e pemetrexed (Eli Lilly) e all’anti-virale darunavir (J&J). Ancora tutta da verificare sarebbe invece, secondo Amy Brown, la reale capacità dei biosimilari di penetrare il mercato apportando gli auspicati vantaggi sui costi delle terapie.

Un fronte commerciale piĂą aggressivo

Il settore delle vendite dovrebbe rivivere una nuova primavera, dopo un anno denso di eventi che ne hanno rallentato le dinamiche di crescita. Il rapporto identifica nel prodotto per la psoriasi cronica adalimumab di AbbVie il brand destinato a raccogliere il maggiore fatturato nel nuovo anno, stimato in circa $ 17,6 mld: oltre il doppio del lenalidomide di Celgene per il trattamento del mieloma multiplo, che occupa la seconda posizione. I produttori di biosimilari stanno cercando di superare gli ultimi brevetti a protezione del leader, mette in guardia Amy Brown, e nuove insidie potrebbero nascondersi dietro l’angolo. Anche il predominio di Gilead nel campo dei farmaci contro l’epatite C sarebbe in declino, sottolinea l’analista, con una perdita di valore nel 2017 ($ 11,7 mld attesi) rispetto al 2016 ($ 14,9 mld). Secondo il rapporto, la società californiana potrebbe dar luogo a una nuova operazione societaria tutta “made in USA”, con cui controbattere anche le politiche contro la tax expatriation annunciate dal presidente Trump. Anche Sanofi e Johnson & Johnson potrebbero movimentare il fronte delle fusioni e acquisizioni.

Pfizer è, per Evaluate Pharma, ancora la società numero 1 per quanto riguarda il fatturato aggregato brand più OTC. In questa classifica, EP Vantage Pharma & Biotech 2017 Preview segnala l’entrata di Teva al decimo posto e il passaggio in posizioni di rincalzo di società del calibro di AstraZeneca o Bristol-Myers Squibb. La classifica cambia totalmente, invece, se si considerano solo le vendite di nuovi prodotti, per le quali è guidata da Shire e Teva, in entrambi i casi come conseguenza di operazioni societarie. L’anti-tumorale pembrolizumab di Merck è il farmaco innovativo che, secondo il rapporto, dovrebbe registrare i maggiori volumi di vendita nel 2017.