La nuova rivoluzione industriale si gioca in fabbrica e si chiama Industry 4.0.  Le Aziende del settore manifatturiero di tutto il mondo si stanno adattando a questa nuova evoluzione dei sistemi di produzione, che vede al centro un’interconnessione assoluta tra macchine e processi. Per raggiungere questo traguardo è necessario che, in primo luogo, siano le persone a poter interagire tra di loro, e ciò è più facilmente realizzabile parlando la stessa lingua.

La conoscenza dell'inglese nell'industria manifatturiera è stata analizzata in una ricerca internazionale di EF Corporate Solutions
La conoscenza dell’inglese nell’industria manifatturiera è stata analizzata in una ricerca internazionale di EF Corporate Solutions

In questo scenario, EF Corporate Solutions presenta i dati dell’EF EPI-c, indice a livello mondiale relativo alla competenza linguistica delle aziende. Secondo questo indice i dipendenti del settore manifatturiero, nel mondo, presentano una conoscenza della lingua inglese che arriva a malapena al livello B1, con un punteggio medio di 51,41/100. La ricerca offre uno spaccato attuale e realistico dello scenario economico e internazionale, grazie al suo ampio panel di riferimento: 510.000 persone testate appartenenti a 2.078 Aziende in 40 Paesi nel mondo.

L’analisi intraziendale di questo settore mostra un’ampia differenza in termini di competenze linguistiche nelle varie posizioni lavorative. Nello specifico, il punteggio medio per i lavoratori che ricoprono funzioni di logistica e stoccaggio è 38 (livello A2, ovvero una conoscenza scolastica dell’inglese), mentre chi si occupa di ricerca scientifica totalizza il punteggio più alto del settore (56, livello intermedio B1). In produzione, contabilità e amministrazione la conoscenza dell’inglese è elementare, mentre il personale dei reparti marketing e PR, HR, IT e la Direzione registrano livelli di competenza più elevati, in quanto più esposti al clima di internazionalizzazione in cui verte oggi il settore produttivo.

L’English Margin Report di EF, associato a questa ricerca,  mostra come l’88% dei clienti sia disposto a pagare un extra alle aziende con una padronanza dell’inglese migliore, mentre l’81% prenderebbe in considerazione la possibilità di scartare partner con una scarsa padronanza dell’inglese.

Nel caso dell’Italia, il basso livello di competenza linguistica si riflette inevitabilmente anche sulla percezione delle nostre imprese all’estero.

«Il settore manifatturiero include colossi multinazionali completamente globalizzati, dove la conoscenza dell’inglese da parte del personale è elevata, ed arriva fino alle medio-piccole realtà con 10-15 dipendenti, all’interno delle quali molto spesso sono solo una o due persone a conoscere la lingua – spiega Cristina Sarnacchiaro, country manager Italy di EF Corporate Solutions. – Il tessuto economico italiano è intriso di queste medio-piccole realtà che rendono il nostro Paese la seconda potenza manifatturiera in Europa dietro la Germania. Per questo motivo la chiave del successo è l’internazionalizzazione, che può avvenire solamente se il personale è pronto ad interagire con lo staff di aziende straniere, creando vere e proprie interconnessioni e sinergie, a favore della nuova rivoluzione industriale 4.0».

EF Corporate Solutions

EF Corporate Solutions opera a livello mondiale nel settore della formazione linguistica aziendale. Con oltre 2.500 Società Clienti tra Imprese e Istituzioni Governative, 40.000 Dipendenti e sedi in 53 Paesi in tutto il mondo, una rete globale di scuole, centri linguistici ed istituti esclusivi destinati agli alti dirigenti di 52 Paesi, EF Corporate Solutions, dal 1971, diffonde la conoscenza e la cultura dell’inglese a più di 30 milioni di professionisti in tutto il mondo. Inoltre offre supporto e assistenza per soddisfare qualsiasi esigenza e necessità degli studenti.