Il presidente di Federchimica, Cesare Puccioni, e il Ministro della Ricerca e Innovazione della Repubblica Argentina, José Lino Salvador Barañao, hanno firmato venerdì 24 marzo a Milano un protocollo d’Intesa per promuovere gli investimenti nel campo della Bioeconomia in Argentina.

Protocollo d'Intesa tra il presidente di Federchimica e il Ministro della Ricerca e Innovazione della Repubblica Argentina, per promuovere gli investimenti nel campo della Bioeconomia in Argentina
La firma del protocollo d’Intesa tra il presidente di Federchimica Cesare Puccioni e il Ministro della Ricerca e Innovazione della Repubblica Argentina José Lino Salvador Barañao, per promuovere gli investimenti nel campo della Bioeconomia in Argentina

L’accordo durerà tre anni e prevede lo sviluppo di progetti imprenditoriali tra le due parti: partnership di Ricerca&Sviluppo pubblico-private, trasferimenti di know how, joint venture industriali, co-investimenti in start-up o in PMI miste.
Le aree di azione del protocollo devono ancora essere stabilite, ma Barañao ha già indicato alcune priorità: rifiuti urbani, biocarburanti, food/nutraceutici e miglioramento genetico di piante e animali.

Quali implicazioni per l’industria del Pharma?

Qualche spazio potrebbe esserci anche per l’industria farmaceutica anche se, avverte il ministro «si tratta di un’area che in Argentina è ancora molto poco sviluppata». La collaborazione con le imprese italiane, però, potrebbe essere utile proprio per sfruttare le potenzialità ancora inespresse. Che non sono poche.

In questo campo, ha spiegato il ministro, l’Argentina potrebbe mettere in campo le «risorse naturali e umane» di cui è ricca: molte sostanze naturali sono già state oggetto di un’intensa ricerca di base, ma mancano ancora le possibilità di commercializzare un prodotto farmaceutico finale.

La partnership con le imprese italiane già attive sui mercati potrebbe portare le competenze necessarie per valorizzare queste risorse. «Abbiamo alcune piante che sembrano “progettate” per i diabetici» esemplifica Barañao: si possono mangiare, sono dolci ma abbassano il livello di glucosio nel sangue. Si tratta di sostanze già descritte e analizzate scientificamente per le quali manca solo la fase di commercializzazione. Se un’impresa italiana volesse cogliere questa opportunità si potrebbe ottenere un “mutuo beneficio”.

Per l’industria farmaceutica argentina esiste anche un potenziale di conversione delle industrie in impianti di biosintesi: Eriochem, ad esempio, è un’azienda farmaceutica nella provincia di Entre Rios che esporta prodotti oncologici derivati dalle piante.

Alimenti funzionali, interessante area di sviluppo

Un’ulteriore promettente area di sviluppo, secondo il ministro argentino, riguarda gli alimenti funzionali: i consumatori, ha spiegato, non si limitano più a pretendere cibi e bevande naturali, ma chiedono anche prodotti arricchiti con additivi per migliorarne le caratteristiche nutrizionali. Si tratta di un tema molto dibattuto, date le difficoltà di dimostrare che un alimento è davvero “funzionale” e ha effetti positivi sulla salute ma «credo sia un mercato che sta crescendo molto» come i prodotti farmaceutici di origine naturale, ha affermato Barañao.

Bioeconomy Argentinean Regions

Struttura di appoggio per l’attuazione del protocollo sarà il BAR (“Bioeconomy Argentinean Regions”), il programma gestito dal ministero argentino che sostiene la ricerca e l’innovazione in tema di bioeconomia nel proprio Paese: un network di Università, Centri di R&S pubblici e privati, imprese biotecnologiche, incubatori, parchi scientifici e fondi di venture capital.
Entro trenta giorni dalla firma, le parti dovranno aver realizzato il piano d’azione per rendere operativo l’accordo.