Il fuoco di sant’Antonio o Herpes zoster è una malattia comune e dolorosa che colpisce il nervo sensitivo e la cute circostante. È causato dalla riattivazione del virus varicella-zoster (VZV), lo stesso virus che causa la varicella.

Herpes zoster o fuoco di sant'Antonio
Herpes zoster o fuoco di sant’Antonio è causato dallo stesso virus responsabile della varicella. Può dare nevralgia posterpetica e altre complicazioni gravi e prolungate anche negli anni

Dopo la guarigione dalla varicella, infatti, il virus varicella-zoster (VZV) o human herpesvirus 3 (HHV-3) rimane latente nei gangli sensitivi del midollo spinale e tronco encefalo.

Il VZV è un DNA-virus dell’ordine Herpesvirales, famiglia Herpesviridae, sottofamiglia Alphaherpesvirinae, genere Varicellovirus.  Ha il nucleocapside a simmetria icosaedrica composto da 162 capsomeri circondato da membrana virale.

Il sistema immunitario normalmente funzionante ne impedisce la riattivazione. Tuttavia, l’immunodeficienza secondaria o il naturale declino del sistema immunitario, generalmente a partire dai 50 anni di età, possono comportare la riattivazione del virus.

Sintomi di Herpes zoster o fuoco di sant’Antonio

La sintomatologia è caratterizzata da:

  • mal di testa,
  • affaticamento,
  • malessere generale,
  • dolore, bruciore, prurito o fitte nell’area cutanea interessata che presenta inizialmente eritema e bolle piene di liquido. Queste, dopo alcuni giorni  si aprono e si trasformano in croste.

La fase acuta dura da 2 a 4 settimane.

Nevralgia posterpetica (PHN) o dolore neuropatico da Herpes zoster

Per alcune persone l’Herpes zoster può portare a complicanze debilitanti e potenzialmente gravi.

La complicanza più comune è nota come nevralgia posterpetica (PHN), un dolore nevralgico persistente e di intensità severa nell’area interessata dall’Herpes zoster, che le persone avvertono dopo la guarigione delle lesioni cutanee.

La PHN può persistere per mesi o addirittura per anni.

Il dolore, di tipo neuropatico, è una conseguenza diretta della risposta al danno al nervo periferico causata dalla replicazione del virus nelle terminazioni nervose.

La nevralgia posterpetica è uno stato doloroso prolungato avvertito come bruciore, fitte o sensazione di martellamento.

In alcune persone la PHN si manifesta in forma così severa da impedire il proseguimento di una vita normale: persino un leggero soffio di vento contro la pelle può essere doloroso e angosciante.

Si valuta che la PHN possa colpire tra il 10 e il 20% dei soggetti di età >50 anni che hanno contratto il fuoco di sant’Antonio. In Italia si stima che la PHN colpisca quasi il 10% dei soggetti: praticamente quasi 2 soggetti ogni ora.

Altre complicanze di Herpes zoster

L’Herpes zoster si associa a complicazioni in circa la metà dei pazienti adulti colpiti.

A seconda della localizzazione del virus, le complicanze possono comportare:

  • danni all’occhio con cheratite e/o uveite (Herpes zoster oftalmico o frontale) se la localizzazione del virus è il nervo oftalmico o prima branca del trigemino. Tardivamente, si possono manifestare anche glaucoma, cataratta, uveite cronica o ricorrente, cicatrici o neovascolarizzazioni corneali, episclerite e retinite,
  • perdita dell’udito e/o paralisi facciale temporanea o permanente e/o vertigine possono comparire se l’infezione è a carico dei gangli dell’VIII nervo cranico e del ganglio genicolato del nervo faciale. Si parla, in questi casi, di Herpes zoster oticus o di Herpes genicolato o sindrome di Ramsay Hunt,
  • infezioni cutanee, cerebrali e viscerali (epatiti, polmoniti, meningiti ecc.),
  • paralisi dei muscoli innervati dai nervi colpiti.

Diffusione di Herpes zoster

In Europa, quasi ogni adulto (oltre il 95%) ha contratto la varicella ed è quindi a rischio di sviluppare il fuoco di sant’Antonio.

Sono circa 1,7 milioni i nuovi casi registrati ogni anno in Europa.

Non è possibile prevedere chi si ammalerà di Herpes zoster, ma invecchiando, il sistema immunitario si indebolisce, quindi aumenta la possibilità che il virus si riattivi: due casi su tre di Herpes zoster si manifestano dopo i 50 anni.

In Italia si registrano 157.000 nuovi casi ogni anno (quasi 18 casi ogni ora) pari a un’incidenza di 6,3 per 1.000 persone/anno.

Trattamenti per il fuoco di sant’Antonio

L’obiettivo delle cure è di limitare il più possibile la replicazione del virus e alleviare il dolore che accompagna la fase acuta. Farmaci antivirali vengono prescritti per limitare la durata e la severità dell’infezione, possibilmente entro le 72 ore successive alla comparsa dell’eruzione cutanea.

Per il trattamento del dolore può essere necessario combinare più terapie.

Nel dolore da neuropatia posterpetica i comuni analgesici antinfiammatori sono inefficaci e le linee guida evidence-based specifiche raccomandano l’utilizzo di farmaci antiepilettici e antidepressivi o preparazioni topiche associate a farmaci e a trattamenti non farmacologici.

Misure preventive contro Herpes zoster o fuoco di sant’Antonio

Oltre al vaccino anti varicella infantile, è disponibile un vaccino anti Herpes zoster autorizzato in Europa per l’immunizzazione degli adulti sopra i 50 anni, somministrabile con una singola iniezione sottocutanea o intramuscolare.

Impatto economico

I costi di Herpes zoster e della sua complicanza più importante, la nevralgia posterpetica, non sono associati soltanto a cure e ospedalizzazione. Dopo il primo manifestarsi della patologia, infatti, alcuni pazienti possono andare in pensione anticipatamente o diventare sempre più dipendenti dal caregiver.

Uno studio condotto in Italia mette in evidenza che il budget impact a livello nazionale di Herpes zoster e nevralgia posterpetica si attesta attorno ai 49 milioni di euro/anno tra costi diretti e indiretti; questi ultimi rappresentano un terzo dei costi totali.

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