Bayer ha annunciato che Loxo Oncology, suo partner in un progetto di collaborazione in ambito oncologico, ha avviato la procedura per un nuovo farmaco (New Drug Application – NDA) alla Food and Drug Administration (FDA).

La NDA riguarda LOXO-101, farmaco sperimentale per il trattamento di tumori solidi non resecabili o metastatici che presentino la proteina di fusione NTRK in pazienti che necessitino di un trattamento sistemico, che abbiano manifestato una progressione di malattia dopo il trattamento precedente o non possano beneficiare di trattamenti alternativi accettabili.

Avviata la New Drug Application alla FDA per LOXO-101, farmaco sperimentale per i tumori solidi non resecabili o metastatici che presentino la proteina di fusione NTRK
Avviata la New Drug Application alla FDA per LOXO-101, farmaco sperimentale per i tumori solidi non resecabili o metastatici che presentino la proteina di fusione NTRK

Bayer e Loxo Oncology, azienda biofarmaceutica con sede a Stamford, Connecticut, stanno sviluppando insieme LOXO-101 per il trattamento di pazienti adulti e pediatrici con tumori che presentino fusioni genetiche dei recettori della tropomiosina chinasi (TRK), alterazioni riscontrabili in una ampia gamma di tumori che causano un’incontrollata trasmissione del segnale dei TRK e crescita tumorale.

Loxo Oncology attende di completare la procedura NDA nella prima parte del 2018.

«L’avvio di questa procedura negli USA è una tappa fondamentale per potere offrire nel prossimo futuro una nuova opzione terapeutica di cui necessitano i pazienti con tumori di fusione TRK» – ha detto Robert LaCaze, membro del Consiglio Direttivo della Divisione Pharmaceuticals e Head della Strategic Business Unit Oncologia di Bayer.

Nel novembre 2017, Loxo Oncology e Bayer hanno intrapreso una collaborazione esclusiva per lo sviluppo e la commercializzazione non soltanto di LOXO-101, ma anche di LOXO-195, un inibitore di TRK di nuova generazione. Loxo Oncology guiderà lo sviluppo a livello globale e le attività regolatorie negli Stati Uniti. Bayer invece si occuperà delle attività regolatorie al di fuori degli Stati Uniti e delle attività commerciali nel mondo. Negli Stati Uniti, Loxo Oncology e Bayer promuoveranno congiuntamente i prodotti.

LOXO-101

In una analisi di 55 pazienti adulti e pediatrici con tumori di fusione TRK, valutabili secondo i criteri RECIST, LOXO-101 ha dimostrato:

  • 80% di risposte globali valutate dagli sperimentatori [overall response rate (ORR)],
  • 75% di ORR confermate alla revisione indipendente, in molti tipi diversi di tumori solidi.

La FDA ha concesso a LOXO-101 le designazioni:

  • di Breakthrough Therapy (terapia all’avanguardia),
  • per patologia pediatrica rara,
  • di farmaco orfano.

Tumori con fusione TRK

Le fusioni TRK sono anomalie cromosomiche che si verificano quando uno dei geni NTRK (NTRK1, NTRK2, NTRK3) si lega in maniera anomala a un altro gene non correlato (per esempio ETV6, LMNA, TPM3). Questa anomalia dà luogo a un segnale TRK incontrollato che quindi può portare allo sviluppo di un tumore. Le fusioni TRK si verificano raramente ma in maniera diffusa in vari tumori solidi sia in pazienti adulti sia pediatrici, inclusi:

  • tumore dell’appendice,
  • carcinoma mammario,
  • colangiocarcinoma,
  • carcinoma del colon-retto,
  • tumore stromale gastrointestinale (GIST),
  • fibrosarcoma infantile,
  • tumore del polmone,
  • carcinoma secretorio simil-mammario,
  • tumore delle ghiandole salivari,
  • melanoma,
  • tumore del pancreas,
  • tumore della tiroide,
  • vari sarcomi.

Le fusioni TRK possono essere identificate eseguendo vari esami diagnostici, inclusi il targeted next-generation sequencing (NGS), l’analisi immunoistochimica (IHC), la reazione a catena della polimerasi (PCR) e l’ibridazione fluorescente in situ (FISH).

Tumori che presentano alterazioni genetiche

I ricercatori lavorano da tempo per comprendere meglio come una cellula sana si trasformi in una cellula tumorale, per offrire terapie migliori con minori effetti collaterali. Alcune persone sviluppano tumori causati da una singola mutazione del DNA, nota come driver oncogenico. Quando un test genetico indentifica un paziente con un driver oncogenico, vi è la potenzialità di utilizzare farmaci altamente selettivi che inibiscono tali driver oncogenici nel tumore. L’interesse crescente nello sviluppo di farmaci altamente mirati per il trattamento dei tumori è volto a massimizzare ulteriormente il beneficio clinico per i pazienti. Questo è sostenuto dalla diffusione dei test genetici nella medicina oncologica e dal miglioramento delle tecniche chimiche per lo sviluppo di inibitori altamente selettivi.