Il 2017 dell’Agenzia europea dei medicinali è stato molto intenso e ricco di risultati, riepilogati nell’Annual Report 2017 pubblicato sul sito di Ema (lo trovi qui). “Nel 2017, in complessiva, l’Agenzia ha concluso moltissimo nonostante le sfide senza precedenti che abbiamo dovuto affrontare come conseguenza della decisione del Regno Unito di ritirarsi dalla Ue“, ha scritto il direttore generale di Ema, Guido Rasi, nel presentare il documento.

Un nuovo impeto dalla sfida della Brexit

Una sfida, quella della Brexit, che continuerà ancora per tutto il 2019, e che vede Ema affrontare le diverse priorità secondo quando stabilito dal business continuity plan sviluppato all’uopo (ne avevamo parlato qui). Tra le attività citate da Rasi che potrebbero venire ridotte nei prossimi mesi vi sono quelle di training e audit, gli incontri con gli stakeholder e i partner e il ritardo di alcuni aggiornamenti della struttura IT dell’Agenzia. “Chiaramente, ciò non è qualcosa che possiamo sostenere sul lungo termine, poiché impatterebbe sulla qualità e l’efficienza delle nostre attività“, scrive il dg di Ema, che si dice ottimista sul fatto che la transizione da Londra ad Amsterdam si possa concludere senza rischi di crisi per la sanità pubblica europea. “Possiamo farcela perché siamo parte di un network europeo forte e flessibile, che ha dimostrato con le proprie azioni il proprio impegno nell’adattasi ai cambiamenti futuri“, sottolinea anche Rasi, secondo cui l’uso dei big data, le medicine personalizzate e il ripensamento del sistema dei trial clinici sono tra le sfide principali che attendono l’intera comunità del farmaco e della cura nei prossimi anni.

 

Molti nuovi medicinali sul mercato europeo

Lo scorso anno ha visto l’approvazione di 92 nuovi medicinali per uso umano, di cui 35 a base di principi attivi di nuova approvazione in Europa. Tra di essi figurano il primo trattamento per l’atrofia muscolare amiotrofica nei bambini (Spinraza, nusinersen) e un trattamento per la malattia neurodegenerariva pediatrica ultra-rara CLN2 (neuronal ceroid lipofuscinosis type 2) (Brineura, cerliponase alfa). Sempre all’età pediatrica sono destinati i nuovi prodotti Alkindi (idrocortisone), per il trattamento dell’insufficienza adrenale primaria, e Crysvita (burosumab), per il trattamento di una malattia genetica che colpisce le ossa. Ema ha anche approvato vari medicinali per il trattamento di malattie rare, come Oxervate (cenegermin) per la keratite neutrofica dell’occhio, Qarziba (dinutuximab beta) per il neuroblastoma e Xermelo (telotristat etiprate) per la sindrome carcinoide. I prodotti Spherox (sferoidi di condrociti autologhi associati a matrice umana) per il trattamento negli adulti dei difetti sintomatici della cartilagine del ginocchio e Alofisel (darvadstrocel, a base di cellule staminali) per il trattamento delle fistole perianali complesse in pazienti affetti da morbo di Crohn sono invece nuovi farmaci della categoria delle terapie avanzate.

Sono stati tre, infine, i prodotti autorizzati con procedura condizionata, e sei quelli che si sono visti negare dal Chmp di Ema l’autorizzazione all’immissione in commercio. Il Comitato dell’Agenzia ha emesso per consenso il 90% delle opinioni (sia positive che negative). Particolarmente utile si è dimostrata la procedura di scientific advice, a cui hanno fatto ricorso il 62% delle aziende che hanno poi ricevuto un’opinione positiva da parte del Chmp.
Ai prodotti per uso umano si aggiungono anche i 18 nuovi prodotti per uso veterinario approvati dal Cvmp, di cui sette a base di nuovi principi attivi. I nuovi prodotti destinati agli animali comprendono ben dieci nuovi vaccini, di cui sei sviluppati con processi biotecnologici e tecnologie di Dna ricombinante.

Il primo compleanno del progetto Prime

Il progetto PRIority MEdicines (Prime) di Ema volto a favorire l’accesso precoce e lo sviluppo dei medicinali per bisogni ancora inattesi ha compiuto il suo primo compleanno nel 2017: un traguardo che ha visto 154 domande di accesso dal marzo 2016 (data d’avvio dello schema) e 34 medicinali che hanno effettivamente potuto beneficiare della misura (di cui dodici per il trattamento di vari tipi di tumori). Sono state trenta le procedure di scientific advice avviate nel 2017 a supporto di questa procedura di approvazione, a cui si sono aggiunti diciassette kick-off meeting multidisciplinari. Tre sono le domande di Aic scaturite finora da questo approccio, che vede in un ruolo di primo piano le terapie avanzate (il 40% del totale). Un primo punto sullo stato d’implementazione della procedura e sui possibili miglioramenti futuri è stato fatto in un meeting organizzato da Ema nel maggio 2017, che ha riunito tutti i potenziali utilizzatori.

Il 2017 ha visto anche il decimo compleanno del regolamento europeo sullo sviluppo dei farmaci pediatrici, che secondo il report ‘State of Paediatric Medicines in the EU’ del Parlamento europeo e del Consiglio ha visto l’approvazione di 260 prodotti in quest’arco di tempo. Anche la procedura di conditional marketing authorisation (CMA) ha raggiunto il traguardo dei dieci anni, durante i quali più del 90% dei prodotti ha completato il percorso di monitoraggio post-marketing senza modifiche importanti rispetto a quanto inizialmente approvato.

Supporto all’innovazione e alla ricerca

Numerose sono state anche le azioni intraprese da Ema a supporto della ricerca di nuovi farmaci. Un particolare significato in ottica globale è rivestito, a tale riguardo, dall’accordo con l’FDA e con l’ente regolatorio del Giappone per lo sviluppo di nuovi agenti antimicrobici, che prevede di allineare tra le tre aree geografiche alcuni requisiti per lo sviluppo clinico dei nuovi prodotti e poter così condurre un unico programma di sviluppo accettabile dal punto di vista regolatorio da tutti e tre gli enti deputati. Le indicazioni al centro dell’attenzione includono la gonorrea e le infezioni delle vie urinarie prive di complicazioni.
Anche le piccole e medie aziende, spesso sede delle attività di R&D più innovative, hanno beneficiato dell’avvio della nuova piattaforma di Ema a supporto della discussione preventiva dei programmi di R&D, anticipata rispetto all’accesso ai programmi di scientific advice . L’appuntamento annuale con lo SME Info Day di Ema, inoltre, nel 2017 è stato organizzato in collaborazione con l’Eu Innovation Network (Eu-In), l’iniziativa congiunta lanciato ad ottobre 2016 e che raccoglie i rappresentanti di Ema e gli Heads of Medicines Agencies (Hma). Sono stati ventitré gli uffici del network dislocati nei diversi Stati membri che hanno aderito all’iniziativa nel 2017. Il network è coinvolto in modo particolare nella valutazione precoce dell’impatto regolatorio delle tecnologie emergenti, quali ad esempio le nanotecnologie o la stampa 3D applicata alla produzione farmaceutica.
Il nuovo Regulatory Science Observatory (RSO) lanciato da Ema, inoltre, ha lo scopo di identificare i nuovi trend emergenti nel campo delle scienze e della tecnologia in modo da promuovere una strategia di applicazione basata su solide basi scientifiche all’interno del settore regolatorio del farmaco. In questo contesto s’inquadra anche la task force di Ema e autorità competenti nazionali incaricata di esplorare il possibile uso dei big data per lo sviluppo farmaceutico.

Verso un sempre maggior coinvolgimento dei pazienti e degli Hta

Nel campo della farmacovigilanza, a settembre 2017 Ema ha tenuto la prima audizione pubblica che ha visto al centro della discussione le diverse esperienze di pazienti, medici, farmacisti e ricercatori sul principio attivo valproato, indicato nel trattamento dell’epilepsia.
Nel 2017 son stati oltre 1,4 milioni le segnalazioni giunte a EudraVigilance, il nuovo sistema europeo di farmacovigilanza lanciato lo scorso 22 novembre anche con lo scopo di facilitare il reporting degli effetti avversi direttamente da pazienti e ricercatori. Il Comitato Prac di Ema ha valutato nel 2017 82 diversi segnali di possibili problemi di sicurezza dei medicinali, di cui due terzi identificati (almeno in parte) proprio attraverso EudraVigilance.
Sempre a novembre 2017 è partito anche il nuovo piano d’azione congiunto di Ema e EUnetHTA, il network europeo degli enti di Health Technology Assessment. Il documento identifica le priorità d’azione fino al 2020, tra cui l’avvio di una piattaforma condivisa di consultazione parallela che velocizzi l’iter verso l’approvazione regolatori da un lato e la definizione di prezzo e rimborso dall’altro. A settembre 2017 si è anche tenuto il primo incontro congiunto tra Ema i i principali payer europei, rappresentati da varie associazioni di categoria.

Gli altri punti principali dell’Annual report 2017

Sul piano dello sviluppo clinico, nel 2017 Ema ha rilasciato la revisione della linea guida per gli studi “first-in-human”, che pone al centro dell’attenzione degli sponsor la sicurezza e il benessere dei partecipanti degli studi di fase precoce. Analisi dei rischi potenziali e un solido e ben documentato razionale scientifico a supporto della sperimentazione, oltre alla necessità di adattare lo schema a seconda dei risultati che emergono nel corso di essa, devono guidare l’azione degli sponsor degli studi.
Tra le altre linee guida approvate lo scorso anno Ema segnala anche quella sugli eccipienti nell’etichettatura dei medicinali, anch’essa volta ad aumentare la sicurezza dei prodotti per gli utilizzatori.
La lotta contro la carenza di medicinali, che spesso colpisce varie aree geografiche dell’Unione, passa anche dalla creazione della task force congiunta tra Ema e Hma, che si compone di tre gruppi di lavoro tematici (Twg) dedicati, rispettivamente, alle Aic, alle rotture della supply chain e alla comunicazione.
La lotta contro la contraffazione ha invece visto Ema impegnata nell’implementazione degli standard ISO per l’identificazione dei prodotti medicinali (Idmp), mirati all’uso di una terminologia priva di ambiguità e allo scambio delle informazioni. Per facilitare l’azione delle aziende in questo campo, Ema sta implementando il rilascio del sistema Spor (accessibile attraverso il portale dedicato), ovvero di un insieme di servizi di gestione dei master data nei quattro domini regolatori chiave: sostanza (Sms), prodotto (Pms), organizzazione (Oms) e referenze (Rms).
Il 2017 ha visto la continuazione delle politiche a favore dei registri di malattia come strumento per una migliore valutazione del rapporto beneficio-rischio, con due workshop dedicati rispettivamente alla fibrosi cistica e alla sclerosi multipla. Ema ha anche avviato la registrazione di diversi registri nazionali all’interno del database ENCePP, per un totale di 66 registri censiti a fine 2017.