Uno studio di fase III su dupilumab per la dermatite atopica negli adolescenti dai 12 ai 17 anni con dermatite atopica ha raggiunto gli endpoint primari e i principali endpoint secondari. In questo studio, dupilumab ha migliorato significativamente gli indici di gravità generale della malattia, la clear skin, il prurito e alcuni indicatori sulla qualità della vita.

Dupilumab per la dermatite atopica negli adolescenti
Positivi i risultati di fase III di dupilumab in adolescenti con dermatite atopica moderata-grave non adeguatamente controllata: I pazienti trattati con dupilumab hanno mostrato una significativa riduzione della gravità della malattia a 16 settimane

Lo studio registrativo di fase III, che ha valutato dupilumab nel trattamento della dermatite atopica da moderata a grave non adeguatamente controllata negli adolescenti (12-17 anni), ha raggiunto gli endpoint primari e i principali endpoint secondari. Nello studio, il trattamento con dupilumab in monoterapia ha migliorato significativamente gli indici di gravità generale della malattia, clear skin (pelle libera da lesioni), prurito e alcuni indicatori sulla qualità della vita.

Dupilumab è il primo e unico farmaco biologico a mostrare risultati positivi in questa popolazione di pazienti.

Lo studio clinico su dupilumab per la dermatite atopica negli adolescenti

Lo studio registrativo di fase III randomizzato, in doppio cieco, contro placebo, ha valutato efficacia e sicurezza di dupilumab in monoterapia in pazienti adolescenti. Ha coinvolto 251 pazienti tra i 12 e i 17 anni con dermatite atopica moderata-grave non adeguatamente controllata con farmaci topici oppure per i quali i trattamenti topici erano sconsigliati dal medico. Complessivamente, il 92% di questi pazienti era affetto anche da almeno una patologia allergica concomitante come rinite allergica, asma oppur allergia alimentare.

L’endpoint primario dello studio era la percentuale di pazienti con indice IGA pari a 0 o 1 a 16 alla settimana 16. L’indice IGA ha 5 livelli, da 0 (cute priva di lesioni) a 4 (grave) e misura la gravità complessiva delle lesioni. Un endpoint co-primario al di fuori degli Stati Uniti e uno dei principali endpoint secondari negli Stati Uniti era la percentuale di pazienti che ha ottenuto, a 16 settimane dall’inizio del trattamento, un miglioramento delle manifestazioni cutanee pari o superiore al 75% come misurato dal punteggio  EASI-75 che misura l’estensione e la gravità della malattia.

I pazienti sono stati randomizzati in tre gruppi di trattamento per il periodo di controllo di 16 settimane: il primo gruppo è stato trattato con una dose di dupilumab da 200 mg o 300 mg a seconda del peso corporeo (con una dose iniziale di 400 mg e 600 mg rispettivamente) per iniezione sottocutanea ogni due settimane. Il secondo gruppo è stato trattato con una dose di dupilumab da 300 mg per iniezione sottocutanea ogni quattro settimane (con una dose iniziale da 600 mg), e il terzo gruppo con placebo ogni due settimane.

Risultati dello studio clinico su dupilumab per la dermatite atopica negli adolescenti

Gli endpoint primari dello studio erano la percentuale di pazienti che hanno raggiunto, dopo 16 settimane di trattamento, un punteggio IGA (Investigator’s Global Assessment) pari a 0 (clear skin, cute priva di lesioni) oppure a 1 (almost clear skin, cute quasi priva di lesioni) e un miglioramento uguale o maggiore al 75% del punteggio Eczema Area and Severity Index (EASI 75, che era un endpoint co-primario al di fuori degli Stati Uniti). I risultati includono:

  • il 24% dei pazienti trattati con dupilumab a dosaggio ponderale ogni due settimane (200 mg o 300 mg) e il 18% dei pazienti trattati con dupilumab a dosaggio fisso ogni quattro settimane (300 mg) ha raggiunto l’endpoint primario – clear skin o almost-clear skin (IGA, punteggio di 0 o 1) – rispetto al 2% con placebo (p<0,0001 e p=0,0007, rispettivamente);
  • il 41,5% dei pazienti trattati con dupilumab ogni due settimane e il 38% dei pazienti trattati con dupilumab ogni 4 settimane hanno raggiunto un miglioramento delle condizioni della pelle pari o superiore al 75% (EASI-75) rispetto all’8% con placebo (p<0,0001);
  • si è registrato un miglioramento percentuale medio nello score EASI dal basale del 66% nel gruppo trattato con dupilumab ogni due settimane e del 65% ogni quattro settimane rispetto al 24% del gruppo placebo (p<0,0001);
  • si è registrato un miglioramento percentuale medio sulla scala di misurazione del prurito (NRS – numerical rating scale) dal basale del 48% nel gruppo trattato con dupilumab ogni due settimane e del 45,5% nel gruppo trattato con dupilumab ogni quattro settimane, rispetto al 19% del gruppo placebo (p<0,0001).

I risultati dettagliati di questo studio saranno inseriti nei dossier registrativi che verranno inviati alle autorità regolatorie.

Profilo di sicurezza di dupilumab per la dermatite atopica negli adolescenti

Il profilo di sicurezza di dupilumab è paragonabile a quanto osservato negli adulti.

Durante il periodo di trattamento di 16 settimane, la percentuale complessiva di eventi avversi è stata paragonabile tra i gruppi dupilumab e placebo:

  • 72% per dupilumab ogni due settimane,
  • 64% per dupilumab ogni quattro settimane,
  • 69% per placebo.

In entrambi i gruppi di trattamento con dupilumab non si sono verificati eventi avversi gravi oppure tali da portare alla sospensione del trattamento.

Gli eventi avversi osservati con una frequenza maggiore nel trattamento con dupilumab includono:

  • reazioni nel punto di iniezione (8,5% con dupilumab ogni due settimane, 6% con dupilumab ogni quattro settimane, 3,5% con placebo),
  • congiuntivite (10% con dupilumab ogni due settimane, 11% con dupilumab ogni quattro settimane, 5% con placebo).

Le infezioni cutanee sono state numericamente inferiori nei gruppi trattati con dupilumab (11% con dupilumab ogni due settimane, 13% con dupilumab ogni quattro settimane, 20% con placebo).

Approvazioni di dupilumab

Dupilumab è attualmente approvato negli USA per il trattamento di adulti con dermatite atopica da moderata a grave non controllata adeguatamente con terapie topiche oppure quando i pazienti non possano utilizzarle. Dupilumab è anche autorizzato per il trattamento di adulti con dermatite atopica moderata-grave in diversi altri Paesi, tra cui Canada e Giappone. In Europa, dupilumab ha ricevuto l’autorizzazione dell’Agenzia Europea dei Medicinali (EMA) per il trattamento di adulti con dermatite atopica da moderata a grave candidati alla terapia sistemica a settembre 2017.

La sicurezza e l’efficacia nel trattamento di adolescenti con dermatite atopica non sono state pienamente valutate da alcuna autorità regolatoria.

Nel 2016, la Food and Drug Administration (FDA) statunitense ha concesso la designazione Breakthrough Therapy per dupilumab nel trattamento della dermatite atopica da moderata a grave negli adolescenti (da 12 a 17 anni) e grave nei bambini (da 6 mesi a 11 anni di età).

Inoltre, l’uso potenziale di dupilumab come trattamento per alcuni pazienti adulti e adolescenti con asma moderata-grave non adeguatamente controllata è attualmente in valutazione dalle agenzie regolatorie in Europa e negli Stati Uniti. La sicurezza e l’efficacia per questo uso non sono state pienamente valutate da alcuna autorità regolatoria.

Il programma di sviluppo clinico di dupilumab

Sanofi e Regeneron stanno studiando dupilumab in un ampio programma di sviluppo clinico in diverse patologie scatenate da un’infiammazione di tipo 2, incluse l’asma (fase 3), la dermatite atopica pediatrica (fase 3, da 6 mesi a 11 anni di età), la poliposi nasale (fase 3) e l’esofagite eosinofila (fase 2).

Sono inoltre pianificati altri trial in futuro nella broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), nella febbre da fieno e nelle allergie alimentari (inclusa quella alle arachidi). Questi utilizzi potenziali di dupilumab sono in fase di sperimentazione e la sicurezza e l’efficacia non sono state pienamente valutate da alcuna autorità regolatoria. Dupilumab è sviluppato congiuntamente da Regeneron e Sanofi sulla base di un accordo di collaborazione a livello mondiale.

George D. Yancopoulos, presidente e Chief Scientific Officer di Regeneron, afferma:

«Dupilumab inibisce la via di segnalazione delle interleuchine 4 e 13, che sta emergendo come un fattore chiave dell’infiammazione allergica di tipo 2. Il nostro impegno è proprio quello di studiare dupilumab come potenziale trattamento per diverse patologie infiammatorie di tipo 2 che presentano ancora elevati bisogni non soddisfatti, quali dermatite atopica, asma, esofagite eosinofila, poliposi nasali, broncopneumopatia cronica ostruttiva e allergie alimentari».

«Le attuali opzioni di trattamento per questi pazienti adolescenti, come steroidi topici, steroidi orali e immunosoppressori non-steroidei, possono avere effetti collaterali significativi commenta Elias Zerhouni, presidente Global R&D di Sanofi. Continuiamo a esplorare le potenzialità di dupilumab come terapia mirata per l’infiammazione di tipo 2 alla base della dermatite atopica, per ambire a fornire a questi adolescenti, alcuni dei quali hanno vissuto con questa malattia per tutta la vita, una terapia che vada oltre il trattamento dei soli sintomi».

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