Il ministro della salute Giulia Grillo incontra la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e individua quattro temi prioritari da affrontare.

Assogenerici apprezza le intenzioni del ministro sul buon uso delle risorse e sul rifinanziamento del FSN.

Il ministro della Salute Giulia Grillo ha concluso il proprio intervento all’incontro del 20 giugno 2018 con la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni pronunciando queste parole:

«Un Servizio sanitario nazionale robusto e civile, che combatta le diseguaglianze tra le diverse aree del Paese, che non neghi i diritti costituzionalmente tutelati dei cittadini, è un segno irrinunciabile di civiltà e di crescita sociale. Questo è l’impegno che mi assumo come ministro e questo chiedo alle Regioni e alle Province autonome, per affrontare con atti concreti e con un costante sforzo comune tutte le esigenze e i numerosi problemi che la Sanità pubblica e i cittadini hanno davanti».

L’incontro con la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni è stato un primo momento di confronto del ministro con tutti gli assessori delle Regioni e delle Province autonome riguardo i temi della sanità nell’intento di migliorare l’erogazione e l’organizzazione dei servizi disponibili per i cittadini, a prescindere dalla Regione di residenza.

Principali temi affrontati durante l’incontro tra ministero e Commissione Salute della Conferenza delle Regioni

I temi sui quali maggiormente ci si è concentrati durante l’incontro hanno riguardato:

1) la determinazione del fabbisogno di medici specialisti al fine di supplire a carenze di organico. Questa rappresenta una vera e annosa spina nel fianco dei vari sistemi sanitari regionali;

2) liste d’attesa e relativo piano nazionale. Da troppi anni i cittadini aspettano un documento conforme alla realtà della situazione, con risultati, organizzazione e utilizzo degli strumenti di controllo e accesso rapido e trasparente, ancora una volta differenti tra le diverse aree del Paese;

3) governance della farmaceutica a partire dall’annosa problematica del payback che si trascina da non pochi anni e che mette seriamente a rischio la sostenibilità dei conti di molte Regioni;

4) partecipazione attiva di tutte le Regioni e Province autonome al processo di cambiamento con l’intento di lavorare di comune accordo al perseguimento di un obiettivo comune: eliminare le diseguaglianze nell’erogazione delle prestazioni.

«Il ministero della Salute non sarà commissariato dal Mef  – dice Giulia Grillo. – Il mio impegno è di aumentare il Fondo sanitario nazionale per venire incontro alle esigenze delle Regioni e ai bisogni degli assistiti. E di farlo concretamente, senza con una mano prendere, e con l’altra togliere, come è avvenuto nella passata Legislatura. Ma senza erogazioni a pioggia, chiudendo realmente i rubinetti delle inefficienze e arrestando la spesa improduttiva e gli sprechi».

L’esito del confronto con i rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome ha comportato l’individuazione di un metodo di lavoro che porterà il ministero fin dai prossimi giorni ad approfondire le quattro tematiche individuate.

Apprezzamento di Assogenerici alle intenzioni espresse dal ministro Giulia Grillo

«L’intenzione di sostenere il tema della trasparenza e dell’informazione corretta ai cittadini e di perseguire il miglior utilizzo delle risorse pubbliche annunciata dal ministro della Salute, Giulia Grillo, non possono che meritare il plauso da parte di tutti gli attori interessati all’obiettivo di mantenere vivo un servizio sanitario pubblico efficiente».

Enrique Häusermann, presidente Assogenerici, commenta così le dichiarazioni rese dal ministro a margine dell’incontro con la Commissione Salute delle Regioni.

«Come aziende del comparto dei farmaci generici equivalenti – afferma Häusermann – non possiamo che ribadire la nostra disponibilità a un confronto che consenta di delineare una governance farmaceutica in grado di fornire risposte certe e stabili a tutte le parti interessate. E accogliamo con particolare soddisfazione l’intenzione dichiarata dal ministro di intervenire sul sottofinanziamento del Fondo sanitario nazionale che tanto gravemente ha inciso in questi anni sulla tenuta del Ssn».

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