Premio Le Fonti
Eurpack è stata premiata come “eccellenza dell’anno” a Le Fonti Awards. Nella foto, con il premio, Simone Perin (Sales Manager), Corrado Diaz (Sales Director) ed Enrico Sesenna (Sales Manager)
Premio Le Fonti
Eurpack è stata premiata come “eccellenza dell’anno” a Le Fonti Awards. Nella foto, con il premio, Simone Perin (Sales Manager), Corrado Diaz (Sales Director) ed Enrico Sesenna (Sales Manager)

Eurpack ha alle spalle una storia di un secolo e quattro generazioni che si sono succedute, il tutto riconosciuto quest’anno come eccellenza italiana attraverso due prestigiosi premi, come ci racconta Corrado Diaz, direttore commerciale di Eurpack.

Un 2018 che vi ha visto protagonisti di due premi che, per aspetti diversi, hanno riconosciuto le peculiarità del vostro lungo percorso di crescita.

Siamo stati scelti a nostra insaputa e quindi è stata una splendida sorpresa quando ci siamo visti arrivare le email che ci avvisavano di essere stati selezionati. L’obiettivo di entrambi i premi è lo stesso, quello di premiare le eccellenze italiane, però i criteri di selezione partivano da presupposti diversi.  Il Premio Industria Felix “Il Lazio e la Campania che competono”, organizzato dall’Associazione culturale Industria Felix in collaborazione con Cerved Group, ha identificato le eccellenze industriali nel Lazio e in Campania, analizzando più di 15 mila bilanci delle PMI e delle grandi società di queste due regioni, premiando le capacità competitive delle imprese attraverso le migliori performance gestionali.  Invece Le Fonti, una media company e centro di ricerca nel business internazionale, tramite una serie di analisi, ricerche e interviste nel settore, ci ha premiato come eccellenza dell’anno per innovazione Pharma – soluzioni packaging con la motivazione: per essere da oltre 100 anni un’eccellenza in forte crescita nel settore delle soluzioni per il packaging. Per la professionalità dei dipendenti, l’attenzione nei confronti del cliente e per il costante impegno verso l’innovazione, considerati fattori indispensabili per il raggiungimento di un successo sostenibile. Per essere punto di riferimento all’avanguardia nel packaging per il settore Pharma e GDO, in grado di puntare su fattori come innovazione, flessibilità e qualità.

Mai riconoscimenti potevano essere di maggiore soddisfazione perché sono un grazie al lavoro svolto, una conferma della qualità perseguita e uno sprone per un miglioramento continuo nel futuro.

Quali cambiamenti ha subito il Gruppo in questi ultimi anni?

Questi ultimi quattro anni hanno visto il passaggio a noi che rappresentiamo la quarta generazione, quindi il nuovo organigramma aziendale vede: mia sorella Monica (35 anni) quale amministratore delegato, io come direttore commerciale (38 anni), mio fratello Luca (30 anni) responsabile di produzione e mio padre che riveste la carica di presidente. Questo nuovo passaggio generazionale, che vede un team giovane, ha dato una ulteriore spinta alla concezione aziendale di packaging innovativo, sempre più al passo con le esigenze del mercato e dei clienti. Il nostro passato è il know-how di cui facciamo tesoro e che ha visto l’azienda fondata nel 1912 dal bisnonno operare nel mondo tipografico e in quello cartotecnico con la realizzazione di astucci, per incominciare, negli anni ’40 con la seconda generazione, a dedicarsi al settore farmaceutico. Ogni decennio successivo ci ha visto investire in acquisizioni strategiche per il potenziamento della produttività, il completamento delle competenze e l’aumento dei servizi offerti. Ad oggi le aziende sono tre, Eurpack Giustini Sacchetti per astucci e foglietti illustrativi, Eurpack Grafifarma Grafiflex per la stampa su alluminio e accoppiati e per la gestione dei servizi di premedia e la HD Hintermann & Diaz per la produzione di espositori (materiali POP / POS).

Famiglia Diaz Eurpack
Quattro generazioni si sono succedute alla guida dell’azienda: dell’attuale organigramma fanno parte Corrado Diaz (Sales Director), Monica Diaz (CEO), Luca Diaz (Production Director), Roman Diaz (President) e Marina Diaz

Oggi l’area produttiva è di 120.000 m2, dislocata in 4 stabilimenti e uffici tra Roma, Milano ed Ascoli Piceno.

Tutto il gruppo conta un fatturato di 38 milioni di euro, di cui un 70% realizzato nel mercato italiano e un 30% in Europa e in Sud America. Abbiamo 280 dipendenti e una divisione tecnica che conta circa il 10% della nostra forza lavoro e tutta la ricerca innovativa viene seguita da un team di 35 persone che lavorano su tutti gli aspetti tecnici del packaging, compreso il software.

L’iter di progettazione è ovviamente procedurato nell’ambito del nostro sistema di management certificato ISO 9001:2015, FSC CoC /PEFC CoC, ISO 14001:2015 e ISO 18001:2007 dalla SQS Swiss Association for Quality and Management Systems. Inoltre, dal 2017 nel sito di Aprilia è stata adibita un’area delimitata e sottoposta alla certificazione H.A.C.C.P.

La vostra ricerca in questi ultimi anni su cosa si è focalizzata principalmente?

Siamo sviluppatori tecnici e ingegneristici del packaging che produciamo.

Siamo andati oltre il nostro essere solo produttori di packaging e siamo diventati anche progettatori di software. Abbiamo sviluppato dei software innovativi per la scissione dei processi di approvvigionamento con i nostri clienti, che agevolano il rapporto cliente e fornitore, creando una visione più innovativa rispetto a quella nostra storica.

Siamo stati concentrati inoltre sullo sviluppo di packaging innovativi, complessi, che rientrano nell’ambito del biotech, richiesti da aziende per il confezionamento di farmaci per malattie rare, quindi che aiutano il paziente per una migliore fruizione e utilizzo del prodotto interno.

Abbiamo ottenuto quest’anno la certificazione Kosher per cui i nostri prodotti sono conformi alla normativa che rispetta le regole dettate dalla religione ebraica, quindi il nostro pack sia primario sia secondario è certificato anche in tal senso. Abbiamo dovuto fare uno studio approfondito su tutte le schede tecniche e i materiali per poi raggiungere questa certificazione, credo tra i primi nell’ambito dei produttori di packaging come noi.

A tal proposito, puntiamo ad un orientamento al mercato, affinché nella fase di sviluppo di un nuovo packaging si recepisca appieno il “consumer insight”. Per raggiungere questo risultato consideriamo tutti gli attori del mercato che influenzano le decisioni d’acquisto del consumatore e la fruibilità del packaging nell’ottica consumer-oriented. Il tutto confluisce in uno spirito di condivisione inter-funzionale delle informazioni.

Quali i prossimi obiettivi?

Abbiamo aperto qualche anno fa un’azienda in Brasile e il futuro prossimo ci vedrà impegnati a incrementarne lo sviluppo. Stiamo pensando anche di aprire una sede nell’Europa dell’Est, ma è ancora in embrione.