Lo studio ATTR-ACT su tafamidis per la cardiomiopatia amiloidotica correlata alla transtiretina ha dimostrato una riduzione significativa rispetto a placebo della combinazione di mortalità per tutte le cause e ospedalizzazioni per cause cardiovascolari. In particolare, i dati confermano che tafamidis ha ridotto del 30% il rischio di mortalità e del 32% il tasso di ospedalizzazioni per cause cardiovascolari in pazienti affetti da cardiomiopatia amiloidotica correlata alla transtiretina.

tafamidis per la cardiomiopatia amiloidotica correlata alla transtiretina
La cardiomiopatia amiloidotica correlata alla transtiretina ATTR-CM è una condizione rara associata a insufficienza cardiaca progressiva 

Pfizer annuncia i principali risultati dello studio di fase III ATTR-ACT (Tafamidis in Transthyretin Cardiomyopathy Clinical Trial). ATTR-ACT dimostra che, rispetto al placebo, tafamidis ha permesso di ottenere una significativa riduzione della combinazione (in ordine gerarchico) di mortalità per tutte le cause e frequenza di ospedalizzazioni per cause cardiovascolari durante un periodo di 30 mesi (P = 0,0006) in pazienti con cardiomiopatia amiloidotica correlata alla transtiretina (ATTR-CM) wild-type (acquisita, può insorgere con l’invecchiamento) oppure variante (ereditaria).

I risultati dello studio sono già stati presentati durante la Hot Line Session 3 al Congresso della Società Europea di Cardiologia (ESC) 2018 tenutosi a Monaco di Baviera e pubblicati online sul New England Journal of Medicine (NEJM).

«Riteniamo che i risultati dello studio ATTR-ACT ci avvicinino sempre di più all’obiettivo di fornire una terapia necessaria e urgente per una malattia grave e spesso fatale – dichiara Brenda Cooperstone MD, Senior Vice President and Chief Development Officer, Rare Disease, Pfizer Global Product Development. – Non vediamo l’ora di continuare a dialogare con le autorità regolatorie a livello mondiale sul potenziale di tafamidis come opzione di trattamento per le persone affette da cardiomiopatia amiloidotica correlata alla transtiretina (ATTR-CM)».

I risultati dello studio ATTR-ACT

Lo studio ATTR-ACT ha dimostrato che tafamidis riduce significativamente, rispetto al placebo:

  • la mortalità per tutte le cause (29,5% vs 42,9%, hazard ratio = 0,70, intervallo di confidenza [IC] al 95% 0,51-0,96, P = 0,0259),
  • le ospedalizzazioni per cause cardiovascolari (0,48 vs 0,70 tasso annualizzato, rapporto di rischio relativo = 0,68, IC 95% 0,56-0,81, P <0,0001).

Questo rappresenta una riduzione del 30% del rischio di mortalità e una riduzione del 32% del tasso di ospedalizzazioni per cause cardiovascolari. I risultati hanno anche mostrato che il beneficio di tafamidis in termini di riduzione della mortalità è stato coerente in tutti i sottogruppi.

Anche gli endpoint secondari dello studio hanno mostrato che tafamidis, rispetto al placebo a 30 mesi, riduce:

  • il declino nel test del cammino o 6MWT (Six minute walk test) (P <0,0001), misura della capacità funzionale,
  • il declino in aspetti della qualità della vita misurati dal punteggio del Kansas City Cardiomyopathy Questionnaire (P <0,0001),

Tafamidis, inoltre, è stato ben tollerato, con un profilo di sicurezza paragonabile al placebo.

«I dati dello studio ATTR-ACT forniscono una solida evidenza che tafamidis migliora la sopravvivenza, il che potrebbe significare un progresso significativo per i pazienti che convivono con questa malattia» – dichiara Claudio Rapezzi, direttore dell’Unità Operativa di Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Sant’ Orsola Malpighi, Bologna, che ha presentato i risultati dello studio durante il congresso annuale ESC 2018.

Il manoscritto dal titolo “Tafamidis Treatment for Patients with Transthyretin Amyloid Cardiomyopathy” è stato pubblicato sul numero cartaceo del NEJM il 13 settembre 2018.

Disponibilità di tafamidis per la cardiomiopatia amiloidotica correlata alla trastiretina

Considerata la gravità della malattia e la mancanza di opzioni terapeutiche farmacologiche, Pfizer ha stabilito un EAP (Expanded Access Program) cioè un protocollo di accesso allargato al trattamento in modo da rendere disponibile tafamidis ai pazienti con cardiomiopatia amiloidotica correlata alla trastiretina prima dell’approvazione regolatoria. Su www.clinicaltrials.gov è disponibile il protocollo di accesso al trattamento mentre ulteriori informazioni sulla richiesta di accesso si trovano sul sito www.pfizercares.com.

Tafamidis ha ottenuto la designazione di farmaco orfano per la ATTR-CM nel 2012 in Europa e negli Stati Uniti e nel 2018 in Giappone.  La FDA statunitense ha concesso a tafamidis per la cardiomiopatia amiloidotica correlata alla transtiretina la designazione Fast Track nel giugno 2017 e la designazione di Breakthrough Therapy nel maggio 2018. Inoltre, nel marzo 2018, il Ministro della salute, del lavoro e del welfare del Giappone ha concesso a tafamidis per questa stessa indicazione la designazione SAKIGAKE (che dà accesso a procedure autorizzative speciali e/o più veloci).