Si sono leggermente spostati, dal 1° gennaio al 1° marzo 2023, i termini per l’inizio del cosiddetto Sunrise period, ovvero il periodo transitorio durante il quale sarà possibile esercitare l’opzione di opt-out, che prevede la richiesta di esclusione dalla competenza esclusiva del nuovo Tribunale unificato dei brevetti (TUB). Il sito della Corte indica che lo spostamento è inteso concedere maggior tempo agli utilizzatori per prepararsi ad utilizzare il sistema di autenticazione forte necessario ad accedere al Case Management System (CMS) e a firmare tutti i documenti. Si spostano di conseguenza anche i termini per l’entrata in vigore dell’Accordo sul Tribunale unificato dei brevetti, che sono ora fissati al 1°giugno 2023 (dal precedente 1° aprile). Secondo quanto riportato sul sito dell’Ufficio italiano brevetti e marchi, inoltre, lo spostamento dei termini sarebbe anche attribuibile all’attesa del deposito dello strumento di ratifica dell’Accordo TUB da parte della Germania, che potrebbe avvenire nel mese di febbraio.

Per facilitare gli utilizzatori ad attrezzarsi per l’utilizzo del nuovo sistema CMS, che prevede di disporre di un sistema hardware di autenticazione client e di una firma elettronica qualificata, il sito del TUB mette a disposizione informazioni sulle procedure di autenticazione e una lista di provider che rispondono agli standard tecnici richiesti. 

Il TUB indica anche che tutte le altre attività preparatorie seguono la programmazione prevista, e che quindi al momento non dovrebbero esserci ulteriori spostamenti per l’inizio della fase operativa il 1° giugno. Più in particolare, la fase di formazione avanzata dei giudici prescelti per far parte della corte è partita il 17 gennaio scorso, con un incontro di cinque giorni a Budapest inteso a fornire tutti i dettagli sulle regole procedurali della nuova Corte e che ha visto la partecipazione di tutti i giudici legali e tecnici selezionati per far parte del TUB. Il Tribunale unificato dei brevetti ha anche nominato il suo Cancelliere nella persona di Alexander Ramsay (SE), mentre il cancelliere vicario è Axel Jacobi (DE)

Si può già presentare richiesta di brevetto unitario 

Restano, invece, inalterati i termini per depositare all’Ufficio brevetti europeo (EPO) la richiesta di effetto unitario per i brevetti europei: tale possibilità, quindi, è già attiva a partire dal 1° gennaio 2023 e permetterà ai richiedenti di ottenere un brevetto europeo con effetto unitario (“brevetto unitario”). Tale brevetto, rilasciato da EPO, prevede il pagamento di un’unica tassa di rinnovo e conferisce protezione brevettuale nei venticinque paesi UE aderenti all’Accordo TUB (Italia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Belgio, Lussemburgo, Polonia, Malta, Cipro, Grecia, Svezia, Danimarca, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Slovenia, Portogallo, Austria, Romania, Bulgaria, Ungheria, Irlanda).

Sempre dal 1° gennaio è anche attiva la seconda misura transitoria prevista da EPO, che prevede la possibilità di richiedere all’Ufficio brevetti europeo un ritardo nel rilascio della decisione di concessione di un brevetto europeo dopo l’invio di una comunicazione ai sensi della regola 71(3) EPC da parte dell’Ufficio e prima dell’approvazione del testo destinato alla concessione. Tale procedura è intesa far sì che il brevetto europeo diventi eleggibile anche alla protezione come brevetto unitario, permettendo ai depositari di non perdere durante la fase di transizione le opportunità offerte dalla nuova forma brevettuale.

Non tutti e venticinque i paesi che hanno firmato l’accordo TUB hanno già proceduto anche con la sua ratifica. Ciò significa che i brevetti unitari concessi da EPO saranno validi solo nei paesi (17) che hanno ratificato l’accordo, portando nel tempo a diverse generazioni di brevetti unitari con una diversa copertura territoriale man mano che altri paesi procederanno a ratificare l’accordo TUB.