La Commissione europea ha pubblicato lo scorso 10 luglio il primo rapporto di avanzamento sull’implementazione della EU Global Health Strategy, adottata nel novembre 2022 e che si proponeva di mettere in campo gli strumenti per affrontare le sfide sanitarie mondiali attraverso un approccio integrato e multilaterale. “La  EU Global Health Strategy posiziona la salute globale come pilastro centrale dell’azione politica esterna dell’UE“, si legge nel rapporto, che sottolinea anche come la pandemia Covid-19 abbia evidenziato l’interconnessione della salute a livello mondiale

L’impegno finanziario dell’UE tra il 2021 e il 2027 ha visto uno stanziamento di 5,4 miliardi di euro attraverso lo strumento NDICI-Global Europe, mirato a supportare le iniziative sanitarie nei paesi partner. A questi si aggiungono quasi 1 miliardo di euro dal programma Horizon Europe per la ricerca e l’innovazione in ambito sanitario e oltre 130 milioni di euro dal programma EU4Health destinati a partner internazionali.

Cinque iniziative strategiche per l’Africa

Particolare attenzione è stata rivolta al continente africano, dove l’UE ha lanciato cinque iniziative “Team Europe” in aree prioritarie:

La produzione e l’accesso a vaccini, medicinali e tecnologie sanitarie è stata finanziata con oltre 1,3 miliardi di euro a sostegno dello sviluppo di catene di valore farmaceutiche end-to-end in Africa. Altri 60 milioni di euro di nuovi fondi per il periodo 2023-2027 sono andati a sostegno della salute e dei diritti sessuali e riproduttivi. Si è lavorato anche ad aumentare la sicurezza sanitaria secondo l’approccio One Health, per rafforzare la prevenzione e la risposta alle minacce infettive, ed è stata rafforzata la rete di oltre cinquanta istituti africani di sanità pubblica, per un totale di 50 milioni di euro. Altri 25 milioni di euro sono stati finalizzati allo sviluppo di soluzioni digitali che rafforzino i sistemi sanitari

Gli altri dati principali

L’UE ha mantenuto il suo ruolo di primo piano nella lotta alle malattie infettive su scala globale. Il contributo al Fondo Globale per la lotta ad AIDS, tubercolosi e malaria è aumentato del 30%, raggiungendo 715 milioni di euro per il periodo 2023-2025. La Gavi Alliance per i vaccini, ha ricevuto 300 milioni di euro, con un incremento del 50% rispetto al ciclo precedente. Dal 2000 al 2023, l’Alleanza ha contribuito a vaccinare oltre 1,1 miliardi di bambini, con un ritorno sull’investimento di 54 dollari per ogni dollaro speso.

Significativi progressi sono stati registrati nel rafforzamento dell’architettura globale per la preparazione alle pandemie. L’UE è stata il più grande singolo contributore al Fondo Pandemico (427 milioni di euro), rappresentando quasi la metà delle contribuzioni totali insieme agli stati membri.

Il rapporto della Commissione evidenzia il ruolo svolto dal’Unione europea nei negoziati per l’emendamento al Regolamento Sanitario Internazionale, adottato nel giugno 2024, e per il nuovo Accordo Pandemico dell’OMS, raggiunto nel maggio 2025.

L’approccio “Team Europe” si è dimostrato efficace nella risposta all’emergenza mpox del 2024. L’UE e gli Stati membri hanno mobilitato oltre 600 mila vaccini, di cui circa mezzo milione consegnati alla Repubblica Democratica del Congo, Rwanda, Sud Africa, Uganda e Angola. Sono stati stanziati anche 241 milioni di dollari attraverso il Fondo Pandemico per migliorare la capacità di rilevamento e risposta.

Il rapporto riconosce anche le sfide persistenti legate ai contesti geopolitici complessi e ai vincoli fiscali. L’inquinamento ambientale continua a causare ancora morti, una situazione ritenuta globalmente preoccupante. Per il futuro, la Commissione prevede il rafforzamento del Global Gateway, con l’obiettivo di mobilitare fino a 300 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati entro il 2027.