La preparazione delle terapie oncologiche deve essere effettuata in un ambiente dedicato denominato UFA (Unità Farmaci Antiblastici). Si tratta di una camera bianca ad atmosfera controllata, ossia un ambiente totalmente sterile e protetto. Qui, giornalmente, vengono preparati in tutta sicurezza i chemioterapici antiblastici e tutte le preparazioni centralizzate in farmacia ospedaliera. Queste strutture sono in grado di garantire nel contempo una maggior sicurezza per i pazienti e per gli operatori.

Le Unità Farmaci Antiblastici (UFA) sono le strutture nelle quali sono preparati i chemioterapici antiblastici e tutte le preparazioni centralizzate
Le Unità Farmaci Antiblastici (UFA) sono le strutture nelle quali sono preparati i chemioterapici antiblastici e tutte le preparazioni centralizzate in farmacia ospedaliera

L’aumento dell’incidenza di patologie neoplastiche ha reso routinario e massivo l’utilizzo di farmaci chemioterapici, non soltanto nei reparti strettamente oncologici. La responsabilità di proteggere sia il paziente, garantendogli una terapia sterile, sia l’operatore, riducendo il rischio di esposizione ad agenti pericolosi, è delegata alla farmacia ospedaliera.

Protezione dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici e istituzione delle UTA

Già nel 1999, con la pubblicazione in G.U. del Documento di linee guida per la sicurezza e la salute dei lavoratori esposti a chemioterapici antiblastici in ambiente sanitario (Gazzetta Ufficiale n. 236 del 07/10/1999) si stabiliva che, al fine di garantire un adeguato sistema di protezione per i soggetti che impiegano queste sostanze negli ambienti sanitari, è opportuno prevedere l’istituzione di una specifica “Unità Farmaci Antiblastici”.

Inoltre, le Norme di Buona Preparazione (Farmacopea Ufficiale Italiana), a garanzia della qualità dei prodotti e della sicurezza degli operatori, regolano le attività di preparazione dei galenici sterili, tra cui i chemioterapici antiblastici, definendo:

  • le competenze,
  • le responsabilità,
  • i controlli obbligatori,
  • le caratteristiche,
  • le norme di sicurezza relative ai locali e alle attrezzature dedicate a tale attività.

Secondo lo IARC (International Agency for Research on Cancer), i farmaci antiblastici possono essere classificati in base alla loro pericolosità in “cancerogeni”, “probabili cancerogeni”, “possibili cancerogeni”.

La salvaguardia e la salute degli operatori sanitari impegnati nella manipolazione di sostanze classificate come pericolose è, nella realtà di una struttura ospedaliera, un aspetto molto importante da dover rispettare.

Le fasi critiche della manipolazione degli antiblastici

La fase più critica nella manipolazione degli antiblastici è quella della preparazione, ovvero della ricostituzione e diluizione di questi farmaci. In questa fase, infatti, si registra il massimo livello di esposizione per l’operatore. La riduzione del rischio di esposizione deve essere garantita tramite un’idonea dotazione strutturale (locali ed apparecchiature) e attraverso l’adozione di procedure scritte il cui rispetto deve essere costantemente verificato.  

Inoltre, le terapie oncologiche sono personalizzate sulla base di molteplici parametri di tipo:

  • clinico (stato clinico del paziente, stadiazione del tumore)
  • fisico (peso, superficie corporea ecc).

Per questa ragione ogni terapia richiede la definizione di una prescrizione paziente specifico e la realizzazione di una serie di operazioni tra cui il calcolo del dosaggio e la verifica di compatibilità. Tali operazioni potrebbero comportare errori o imprecisioni, che si possono evitare con la definizione di procedure standard e l’attribuzione di ruoli e responsabilità chiari come è possibile solamente in una struttura centralizzata (UFA).

Le UFA di Baxter

Baxter mette a disposizione una UFA che assicura l’esecuzione di tutte le attività nell’ottica di una partnership virtuosa tra pubblico e privato. Le attività del ciclo produttivo gestite nel rispetto dei più alti standard qualitativi nell’UTA di Baxter comprendono:

  • l’acquisto delle materie prime e dei materiali,
  • la produzione,
  • il controllo,
  • la spedizione del prodotto finito.

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