In occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza dei Pazienti, celebrata ogni anno il 17 settembre, un gruppo intersocietario di realtà scientifiche italiane organizza a Milano il 19 settembre la terza edizione del Pharmacovigilance Focus. L’evento, che si svolgerà presso l’Università Statale di Milano (via Festa del Perdono), sarà dedicato quest’anno alla comunicazione del rischio delle terapie, con particolare attenzione alle popolazioni vulnerabili.

A promuovere l’iniziativa sono SIF (Società Italiana di Farmacologia), SIFO (Società Italiana di Farmacia Ospedaliera), SIARV (Società Italiana Attività Regolatorie, Accesso, Farmacovigilanza), SIMeF (Società Italiana di Medicina Farmaceutica), AFI (Associazione Farmaceutici Industria) e SITELF (Società Italiana di Tecnologia e Legislazione Farmaceutiche), in collaborazione con ISoP, l’Italian Chapter della International Society of Pharmacovigilance.

Focus su bambini, donne in gravidanza e popolazioni fragili

Il tema scelto è in linea con quello individuato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per il World Patient Safety Day 2025, dedicato alla sicurezza dei bambini. La comunicazione del rischio in ambito sanitario rappresenta infatti un nodo cruciale per garantire informazioni chiare, trasparenti e basate su evidenze scientifiche.

La recente pandemia di COVID-19 ha dimostrato quanto un’informazione corretta possa influenzare la fiducia dei cittadini e l’adesione alle terapie. Tuttavia, per gruppi specifici come bambini, donne in gravidanza o in allattamento, il tema diventa ancora più complesso, vista la limitata disponibilità di dati clinici e la necessità di coinvolgere operatori sanitari, caregiver e istituzioni.

Un confronto tra esperti e stakeholder

L’obiettivo del Pharmacovigilance Focus è favorire il confronto tra i diversi attori della sanità: rappresentanti delle Agenzie regolatorie, associazioni di pazienti, accademici, operatori sanitari e aziende farmaceutiche.

Il programma prevede una serie di interventi specialistici e due tavole rotonde, durante le quali saranno analizzate le migliori strategie di comunicazione del rischio e il ruolo delle nuove tecnologie nell’influenzare l’informazione e il rischio percepito dai pazienti.