Un documento da poco pubblicato da MedTech Europe, l’associazione che rappresenta a livello europeo l’industria delle tecnologie medicali, riporta all’attenzione il tema della resistenza antimicrobica e delle infezioni contratte negli ambienti sanitari, che sono stimate colpite ogni anno circa 4,3 milioni di pazienti a livello europeo. Un impatto che si riflette sul piano dei costi, riportati superare i 7 miliardi di euro/anno.
Il position paper di MedTech Europe pone in evidenza il possibile ruolo svolto dalle tecnologie medicali nella lotta alla resistenza antimicrobica, e evidenzia cinque punti di azioni che secondo l’associazione sarebbe urgente perseguire sul piano dell’azione politica.
Le cinque priorità d’azione contro la AMR
Secondo MedTech Europe, andrebbe innanzitutto promossa l’implementazione e adozione delle tecnologie medicali che permettono di meglio prevenire e controllare le infezioni in ambito sanitario lungo l’intero percorso del paziente, compresi ospedali e ambulatori territoriali.
Andrebbe anche facilitata la possibilità di accedere equamente a comprovati test diagnostici rapidi e sarebbe necessario definire un meccanismo per l’adozione precoce di diagnostici innovativi nell’ambito delle cure primarie e secondarie.
I programmi di stewardship antimicrobica dovrebbero venire ottimizzati grazie all’uso dei dati e degli strumenti di sorveglianza disponibili, così da standardizzare le modalità di cura erogate dai vari presidi sanitari.
Non manca il richiamo all’importanza di aumentare il supporto alle attività di ricerca, sviluppo e integrazione delle tecnologie medicali in grado di prevenire le infezioni, di abilitare il ricorso agli antibiotici e di facilitare anche la scoperta di nuovi antibiotici e approcci terapeutici.
Infine, MedTech Europe chiede che vengano armonizzati i piani contro la resistenza antimicrobica e la relativa raccolta dei dati nei vari sistemi sanitari europei, in modo pienamente allineato agli obiettivi dell’approccio One Health.
L’appello finale all’unità di azione sottolinea una volta di più l’importanza della prevenzione per supportare le misure di controllo delle infezioni e ridurre quelle legate ai contesti sanitari. Rilevazione e diagnosi sono elementi importanti per l’identificazione precoce dei microrganismi resistenti, di modo da indirizzare in modo adeguato il trattamento e la prescrizione di antibiotici. La sorveglianza dei trattamenti, infine, faciliterebbe l’uso appropriato degli antibiotici, permetterebbe di monitorare i trend di resistenza e di gestire in modo efficace gli eventuali focolai di malattia.







