La vicenda imprenditoriale di Alsystems ha preso il via a San Casciano Val di Pesa (FI) nel 1991, quando l’azienda ha iniziato a sviluppare sistemi di automazione per macchinari di vario tipo come puro fornitore conto-terzi. I settori industriali serviti erano molteplici e ampio era il ventaglio delle soluzioni che la società fiorentina poteva proporre. Si spaziava dalle linee di riempimento e chiusura per l’industria chimico-farmaceutica e cosmetica e altri settori ancora. «Da oltre 25 anni – ci ha raccontato il CEO Goffredo Ruffini – le nostre macchine trattano una vasta gamma di prodotti, gel, creme, granuli, polveri per esami e diagnostica, liquidi infusionali e oftalmici, sciroppi, spray nasali e orali, omeopatia, disinfettanti. Proponiamo riempitrici, tappatrici o impianti completi chiavi in mano specifici per i settori farmaceutico, biomedicale e parafarmaceutico. Contiamo circa dieci modelli diversi per caratteristiche, velocità operativa e tipologia di flaconi e il nostro punto di forza è la realizzazione di ogni fase internamente, dalla progettazione al collaudo, così da poter garantire le nostre macchine per 24 mesi. La personalizzazione è una parola chiave. Il nostro punto di forza è la capacità di progettare e costruire ogni macchina attorno alle reali esigenze del cliente, sin dal primo contatto. Questo approccio ci consente di fornire soluzioni perfettamente aderenti ai bisogni produttivi e di instaurare un rapporto continuativo con gli utilizzatori, prima, della vendita e lungo tutte le fasi successive sino al post-vendita, parte integrante del nostro modo di lavorare». Il fatto di avere un ufficio tecnico interno consente all’azienda di seguire ogni dettaglio del progetto, garantendo un pieno controllo sulla qualità. L’azienda può così offrire una garanzia di 24 mesi su tutte le sue macchine. Un chiaro segnale di fiducia e affidabilità che per Alsystems è una scelta naturale, frutto della conoscenza profonda dei componenti realizzati e del loro funzionamento.

Il plus della versatilità
Dagli anni ’90 ad oggi, Alsystems è cresciuta sino a raggiungere una forza-lavoro di venti unità e una capacità produttiva che varia a seconda della tipologia e grandezza delle macchine, in media pari a 15-18 esemplari ogni anno. Se l’esperienza nella customizzazione e la qualità sono fra le prerogative di spicco del marchio, la versatilità e l’affidabilità sono quel che invece permette ai suoi modelli di emergere e «presidiare efficacemente una vasta varietà di settori», ha osservato Goffredo Ruffini. «Se dovessi identificare una protagonista di spicco del portfolio di Alsystems, sceglierei probabilmente la tappatrice e riempitrice Pegasus che gestisce flaconi di vari formati da pochi millilitri fino a un litro. Si rivolge all’industria chimico-farmaceutica e parafarmaceutica, ma può adeguarsi ad applicazioni delle più disparate ed è stata sviluppata per gestire flaconi che vanno dalle capacità più ridotte sino a volumi da un litro. Nella variante a index singolo giunge a produrre sino a 3.000 pezzi l’ora; in quella a doppio index a 6.000 pezzi l’ora. Questa caratteristica la rende adatta a soddisfare differenti tipologie di commessa, per rispondere a esigenze produttive molto differenti». L’azienda opera anche nell’ambito delle rotative per piccoli formati ad alta velocità con un output fino a 240 pezzi al minuto con il modello Hercules. È molto apprezzato nel settore degli integratori alimentari perché dotato di sensori, sistemi di dosaggio volumetrico e, su richiesta, telecamere per il controllo qualità. Può gestire flaconi, provette, bottigliette, con tappature che spaziano da tappi a vite a contagocce e pipette, compete molto bene con la concorrenza, puntando sulla qualità tecnologica. «Col suo sistema di riempimento multiplo – ha spiegato il CEO – Hercules ha mietuto consensi in Italia e all’estero, specie nel segmento degli integratori alimentari».

Il robot che verrà
Quello di Alsystems è anche un successo da esportazione, visto che i suoi macchinari si ritrovano pressoché in tutta Europa oltre che in Paesi mediterranei, come Egitto, Tunisia, Giordania e alcuni Stati asiatici, spinti da una rete di agenti e rappresentanti dedicati. L’export rappresenta una parte sempre più importante del business, e allo stesso tempo continuano gli investimenti in R&D. «Attualmente – ha anticipato l’intervistato – l’idea è quella di introdurre una nuova generazione di robot per la gestione dei movimenti e l’asservimento alla macchina. Sono in corso una serie di prove mirate che hanno lo scopo di aiutarci a comprendere come li si possa utilizzare nella pratica. La messa a punto dovrebbe concludersi entro la fine di quest’anno e di lì in avanti cercheremo di studiare le esigenze dei clienti per capire quali potrebbero esservi interessati».
L’innovazione oggi in cantiere potrebbe trovare posto fra i produttori di parafarmaci e farmaci che insieme rappresentano oltre la metà del volume d’affari totale di Alsystems. Un’altra fetta significativa delle vendite è assicurata dalla chimica, dove ha dato prova del suo valore la serie per grandi formati Auriga. Unitamente ai prodotti, il fornitore tiene in particolare all’offerta di servizi, che si esplicitano anche grazie all’impulso dato alla digitalizzazione. «Tutte le nostre macchine – ha riflettuto Ruffini – possono essere collegate in rete in vista dell’assistenza in remoto direttamente dalla nostra sede. Per i manutentori in loco e per gli utenti finali il supporto a distanza è un vantaggio e lo garantiamo per default senza costi aggiuntivi. Tutte le macchine, inoltre, possono essere dotate di moduli specifici per l’interconnessione agli ERP per monitorare i lotti e le commesse insieme allo stato di avanzamento dei lavori a fini di reportistica o per ricevere le indicazioni dei lotti di lavoro direttamente dal sistema gestionale». Una certa attenzione è riservata, infine, al contenimento dei consumi, in un’ottica di sostenibilità. «Stiamo conducendo studi e analisi ad hoc – ha concluso Ruffini – sebbene ridurre ulteriormente il fabbisogno energetico su motorizzazioni che sovente non superano i 2 kW di potenza non sia semplice. Benché le macchine di Alsystems siano per natura ben poco energivore, cerchiamo sempre di integrarle con motori dalla più elevata performance possibile».
Pegasus ed Hercules
Pegasus è una macchina rotativa versatile per riempimento e tappatura. Gestisce contenitori da uno a 1.000 ml, con una produzione oraria da 500 a 6.000 pezzi. Gestisce contenitori del diametro massimo di 82 mm lavorando per un output massimo di 100 pezzi al minuto. Dotata di telaio in acciaio inox e altamente personalizzabile sotto l’aspetto tecnico. La rotativa ad alte prestazioni Hercules, invece, presenta una velocità di produzione pari a 240 pezzi al minuto con funzioni di dosaggio volumetrico e controllo di qualità avanzati. Si adatta a un’ampia varietà di flaconi e sistemi di tappatura ed è dotata di sensori di differenti tipologie per assicurare produzioni di alta qualità in ogni area o fase di lavoro.
 
             
		