Un nuovo allarme sulla diffusione di farmaci illegali per la perdita di peso arriva dall’Agenzia europea dei medicinali (EMA) e dagli Heads of Medicines Agencies (HMA). Secondo la nota pubblicata sul sito dell’Agenzia, gli ultimi mesi avrebbero visto un forte aumento del numero di medicinali illegali immessi nel mercato europeo, tra i quali molti agonisti del recettore GLP-1 e per indicazioni per la perdita di peso o il diabete. Si tratta sopratutto di prodotti a base dei principi attivi semaglutide, liraglutide e tirzepatide, che vengono spesso messi in vendita su siti web fraudolenti e promossi sui social.

Le autorità regolatorie europee sottolineano come si tratti di prodotti che non sono stati autorizzati e che quindi non rispettano gli standard europei per la qualità, sicurezza ed efficacia dei farmaci, ponendo a forte rischio la salute di chi li assuma. EMA ed HMA aggiunto anche che spesso tali prodotti sono del tutto privi del principio attivo vantato in etichetta, e che anzi potrebbero contenere livelli dannosi di altre sostanze. 

Rifornirsi solo da farmacie online autorizzate

I farmaci agonisti del recettore GLP-1 sono erogabili solo su presentazione della prescrizione medica e dovrebbero sempre venire assunti sotto la supervisione dei professionisti sanitari. La nota sottolinea come non tutti gli stati membri dell’UE permettano l’acquisto di medicinali su prescrizione via internet. Ove ciò sia possibile (non in Italia), la raccomandazione è sempre quella di verificare la presenza sul sito del logo europeo che identifica le farmacie online autorizzate. Cliccando sul logo stesso, si viene anche reindirizzati all’elenco nazionale dei siti autorizzati alla vendita di farmaci online, così da ulteriormente verificare la loro liceità d’azione. 

La nota di EMA e HMA indica anche una serie di situazioni che dovrebbero far pensare di trovarsi di fronte a un possibile sito illegale. Tra queste, ad esempio, il fatto che il sito venga pubblicizzato come “approvato” da un’autorità nazionale o riporti i loghi di un’autorità nazionale o di EMA. Altri segnali d’allarme sono riscontrabili nel fatto che il farmaco venga venduto via social media o siti web non ufficiali, che non vengano fornite evidenze scientifiche sulla presunta superiorità rispetto ai trattamenti autorizzati e nella non disponibilità a livello delle farmacie e dei professionisti sanitari autorizzati. 

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