Il tema della lotta all’antimicrobico-resistenza (AMR) rimane al centro delle agende mondiali, sulla scorta degli obiettivi fissati nel corso dell’Incontro di alto livello 2024 sull’AMR e della conseguente dichiarazione politica. Il prossimo Incontro di alto livello è fissato per il 2029, ma non mancano già le proposte su come affrontare un argomento molto complesso e sfaccettato.
È il caso del recente position paper pubblicato da IFPMA, la Federazione internazionale che raccoglie i produttori farmaceutiche e relative associazioni di categoria. Position paper che vede al centro la proposta di nuovi incentivi “pull” quale strumento di traino a sostegno degli investimenti di ricerca e sviluppo nel campo dei nuovi antibiotici.
Superare la crisi dell’innovazione antimicrobica
Le ultime stime citate da IFPMA indicano in circa 5 milioni i decessi annui associati a infezioni batteriche resistenti, di cui 1,1 milioni direttamente attribuibili alla resistenza.
Il documento IFPMA evidenzia un paradosso: nonostante i progressi scientifici, la pipeline di sviluppo antibiotico rimane estremamente esile, con soli dieci nuovi antibiotici o combinazioni approvati globalmente tra il 2017 e il 2023 e solo due classificati come innovativi dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il position paper ricorda anche come sette delle aziende più piccole responsabili di questi sviluppi abbiano dovuto affrontare difficoltà finanziarie, con perdite di miliardi di dollari per gli investitori. Attualmente, sono otto gli antibiotici in fase III di sperimentazione clinica per patogeni considerati prioritari dall’OMS, di cui due classificati come innovativi.
Il problema centrale identificato da IFPMA risiede nella disconnessione economica del mercato antibiotico. La necessità di preservare l’efficacia degli antibiotici attraverso un uso limitato e controllato – in particolare per i prodotti considerati “di riserva” e quindi destinati a un utilizzo di ultima linea – crea un paradosso economico insostenibile per le aziende, in quanto ai costi elevati di sviluppo non corrispondono ricavi sufficienti. Un meccanismo che negli ultimi decenni ha sistematicamente scoraggiato i nuovi investimenti privati nel campo della ricerca sui nuovi antibiotici.
L’appello urgente all’azione da parte di IFPMA si rivolge sia ai Paesi G7 e dell’Unione Europea, chiamati a dare priorità agli incentivi pull per la R&D antibiotica e a implementare entro il 2029 un pacchetto completo allineato con le migliori pratiche, che ai paesi G20 e oltre, chiamati a unirsi alla coalizione dei volenterosi ed esplorare modelli basati sulla loro situazione specifica.
Gli obiettivi della proposta IFPMA
La proposta IFPMA si articola intorno a un obiettivo temporale, che prevede l’implementazione completa ed efficace di modelli di incentivi pull entro il 2029, un obiettivo quantitativo, con raggiungimento di un valore globale di incentivi pull pari a 4,2 miliardi di dollari (USD 2019), e un obiettivo qualitativo, che prevede la reazione di un ecosistema sostenibile di R&D, che permetta di attrarre maggiori investimenti privati in tutte le fasi di sviluppo al fine di dar vita a una una pipeline più robusta.
Il position paper di IFPMA identifica tre principali modelli di incentivi pull. Quello basato sulle Market Entry Rewards (MER) prevede premi forfettari una tantum al momento dell’approvazione regolatoria di un nuovo antibiotico. Questo modello offre certezza immediata del ritorno economico per l’azienda, ma potrebbe non garantire la sostenibilità a lungo termine del mercato.
I modelli su abbonamento prevedono che il pagatore si impegni a versare una tariffa annuale in cambio della fornitura del volume di antibiotico necessario a soddisfare il fabbisogno di salute pubblica del paese. Le garanzie di ricavi compensano il divario tra il valore annuale concordato dell’antibiotico e i ricavi effettivi delle vendite.
I Voucher di esclusività trasferibili (TEV) sono lo strumento al momento considerato nella revisione in corso della legislazione farmaceutica europea. Questa forma di inventivi permette, a fronte dell’autorizzazione di un nuovo antibiotico, di trasferire il relativo incentivo di proprietà intellettuale così da estendere la protezione brevettuale di un altro prodotto nel portafoglio dello sviluppatore, ovvero di vendere tale diritto ad altre aziende.
I principi guida per l’implementazione
Il position paper stabilisce anche una serie di principi che dovrebbero guidare la progettazione e l’implementazione degli incentivi pull. A livello di efficacia, i modelli dovrebbero complessivamente raggiungere un valore sufficiente a livello globale, con variazioni basate sulle caratteristiche individuali dei prodotti. Il valore deve essere sufficientemente significativo da fornire un ritorno sull’investimento capace di incentivare ulteriori investimenti nella R&D antibiotica.
In tema di appropriatezza, IFPMA cita la necessità di criteri di eleggibilità chiari applicabili a una gamma diversificata di potenziali prodotti futuri, nonché di framework robusti di valutazione basati su appropriati requisiti di evidenza, e disaccoppiamento dal volume delle vendite per preservare l’efficacia antibiotica.
I modelli di incentivi e i criteri di valutazione dovrebbero anche essere chiari, prevedibili e sostenuti durante i lunghi cicli di ricerca e sviluppo. La valutazione dell’eleggibilità e l’impegno al pagamento dovrebbero avvenire sufficientemente presto nello sviluppo clinico. Data l’urgenza della sfida, i paesi dovrebbero prioritizzare modelli implementabili rapidamente, possibilmente lavorando all’interno dei sistemi sanitari attuali o con richiesta di cambiamenti strutturali minimi.
I criteri di eleggibilità dovrebbero anche essere allineati tra i diversi programmi nazionali di incentivi, di modo da raggiungere complessivamente livelli globalmente efficaci. Le priorità iniziali potrebbero, ad esempio, venire stabilite sulla base della Lista OMS dei patogeni batterici prioritari.







