Due importanti associazioni dell’industria farmaceutica europea, Medicines for Europe in rappresentanza dei produttori di medicinali generici e biosimilari e AESGP in rappresentanza dell’industria dell’autocura, hanno formalizzato la richiesta di entrare formalmente nelle cause sulla Direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane (UWWTD) depositate dai rispettivi membri presso la Corte di Giustizia europea.
La posizione di Medicines for Europe
Obiettivo dell’azione intrapresa da Medicines for Europe (link) è contestare l’istituzione del sistema di Responsabilità estesa del fabbricante (EPR), previsto dalla direttiva e che mette in capo alle sole industrie farmaceutica e cosmetica i costi per i previsti trattamenti quaternari delle acque reflue urbane.
Secondo l’associazione, l’EPR sarebbe un onere eccessivo da sopportare per l’industria dei farmaci generici, che fornisce il 70% dei medicinali dispensati nell’Unione e il 90% di quelli critici, con la conseguenza di mettere a rischio l’accesso dei pazienti ai farmaci di cui necessitano. A fronte di una valore del mercato dei generici di solo il 19% sul totale, la stima di Medicines for Europe è che il comparto potrebbe trovasi a sopportare fino al 60% dei costi operativi del sistema EPR.
L’associazione ribadisce anche le critiche sulla metodologia usata dalla Commissione per la valutazione d’impatto dell’EPR, giudicata poco attendibile in quanto considerata affetta da numerose imprecisioni nei dati scientifici utilizzati e in contrasto con gli approcci standard dell’Agenzia europea dei medicinali (EMA) e dell’Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA).
Il documento di Medicines for Europe riporta anche alcuni esempi dell’aumento di prezzo che potrebbe interessare alcun prodotti di ampia diffusione, tra cui la metformina per la cura del diabete (+875%), l’antibiotico di prima linea amoxicillina (+368%) e l’antipelipettico levetiracetam (+321%).
E quella di AESGP
L’Associazione dell’industria europea del’autocura (AESGP) ha presentato richiesta formale per intervenire nell’azione legale contro la direttiva UWWTD promossa da EFPIA (caso T-158/25). Anche in questo caso, l’iniziativa è volta a tutelare gli interessi legali ed economici dei membri dell’associazione, nonché il buon funzionamento dei mercati sanitario e farmaceutico europei. AESGP presenterà le proprie argomentazioni legali dettagliate ove le venga concessa l’autorizzazione a intervenire nella causa in corso.
“Abbiamo deciso di assumere una posizione di supporto al caso dell’EFPIA perchè la direttiva, come adottata, solleva preoccupazioni fondamentali – ha dichiarato il direttore generale di AESGP, Jurate Svarcaite – Pone un onere sproporzionato su molti dei nostri membri senza riflettere le fonti più ampie di ‘microinquinanti’. La nostra richiesta è di difendere i principi di proporzionalità, non discriminazione e certezza legale al cuore delle normative europee, come pure la continuità di accesso dei pazienti a medicinali economicamente sostenibili”.







