È noto che la normativa riguardante i medicinali generici si basi sull’assunto che due prodotti farmaceutici a base dello stesso principio attivo sono bioequivalenti se la loro biodisponibilità, in termini di velocità e quantità di farmaco nella circolazione sistemica (dopo la somministrazione di una stessa dose molare), è simile a tal punto che gli effetti clinici possono essere considerati essenzialmente gli stessi.

L’Agenzia Europea dei medicinali sta predisponendo una linea guida dedicata alla bioequivalenza medicinali ad azione locale attivi sul tratto gastrointestinale
L’Agenzia Europea dei medicinali sta predisponendo una linea guida dedicata alla bioequivalenza medicinali ad azione locale attivi sul tratto gastrointestinale

Bioequivalenza per i prodotti applicati localmente

Questa assunzione vale per i farmaci a uso sistemico, per i quali esiste per definizione una correlazione tra livelli ematici ed effetti farmacologici. L’assunto non è in genere valido, invece, per i medicinali applicati localmente, che esercitano la propria azione localmente, perché per questi prodotti i livelli ematici non sono predittivi degli effetti terapeutici.

In questi casi la registrazione di un medicinale essenzialmente simile, definita “ibrida”, in base all’Articolo 10(3) della direttiva 2001/83/EC, deve basarsi su altri approcci, da definirsi caso per caso, che siano utili a dimostrare l’equivalenza terapeutica.

Una linea guida europea per i medicinali attivi sul tratto gastrointestinale

L’Agenzia Europea dei medicinali sta predisponendo una linea guida per definire l’approccio nel caso di medicinali ad azione locale attivi sul tratto gastrointestinale. Si tratta di farmaci di vario tipo che possono agire a diversi livelli dell’apparato digerente.

Ad esempio, appartengono a questa categoria farmaci che esercitano il proprio effetto a livello del cavo orale o della gola, quali anestetici locali e analgesici, a livello dello stomaco, quali gli antiacido, nel tratto intestinale, quali enzimi digestivi, farmaci antiinfiammatori o agenti attivi sulla motilità intestinale, o infine a livello rettale come ad esempio i clisteri.

Questi farmaci hanno meccanismi d’azione diversi e in base alla tipologia agiscono direttamente sulla superficie oppure all’interno delle cellule del lume intestinale. Alcuni farmaci di queste categorie hanno un rilevante assorbimento sistemico e altri no.

Gli studi richiesti per sviluppare un medicinale equivalente in questi casi devono dimostrare l’equivalenza in termini di efficacia e sicurezza. Il trial clinico di efficacia e sicurezza è in linea di principio lo studio valido, ed è possibile usare approcci alternativi, quali ad esempio test in vitro, solo se adeguatamente giustificati e convalidati.

In generale la sicurezza e la tollerabilità locale devono essere testate valutando la formulazione già prevista per l’uso umano.

La linea guida descrive gli approcci consigliati per le diverse tipologie di farmaci, distinguendo tra prodotto somministrato in soluzione e in altre forme. Sono disponibili alberi decisionali per le diverse tipologie di prodotti.

La proposta di linea guida è aperta alla consultazione fino al 30 settembre 2017:

European Medicines Agency, Guideline on equivalence studies for the demonstration of therapeutic equivalence for products that are locally applied, locally acting in the gastrointestinal tract as addendum to the guideline on the clinical requirements for locally applied, locally acting products containing known constituents. 23 March 2017, CPMP/EWP/239/95 Rev. 1 – Draft