Le previsioni che risultano dall’analisi di QuintilesIMS Italia, società specializzata nell’offerta integrata di informazioni e tecnologia per il mondo della salute, restituiscono un quadro contrastante per la spesa farmaceutica convenzionata e quella ospedaliera (ora chiamata per acquisti diretti).

Spesa farmaceutica in Italia: nel 2016 bene solo la convenzionata, ancora in rosso quella in ospedale
Spesa farmaceutica in Italia: nel 2016 bene solo la convenzionata, ancora in rosso quella ospedaliera

Bene la convenzionata, ospedaliera in rosso

La spesa farmaceutica convenzionata è in linea con il budget. La spesa ospedaliera, invece, risulta ancora in rosso. Questo avviene malgrado le modifiche delle regole sui tetti inseriti nell’ultima finanziaria e la definizione di un budget specifico per i farmaci innovativi (specialmente le rivoluzionarie ma costosissime terapie in grado di eradicare l’epatite C).

Spesa farmaceutica convenzionata

La spesa farmaceutica convenzionata riguarda i medicinali venduti in farmacia a carico del Sistema Sanitario Nazionale.

Questa risulta saldamente sotto controllo rimanendo entro il tetto stabilito con un avanzo di spesa di 450–550 milioni.

Delle quattordici regioni in attivo, Toscana, Veneto, Emilia Romagna hanno scarti positivi del 15-20% rispetto alla spesa programmata.

La maggior parte delle sei regioni in rosso sulla convenzionata presentano differenze in valori assoluti e percentuali tutto sommato contenute:

  • 2% circa il Lazio,
  • 3% la Calabria,

per un massimo attorno all’11% della Puglia (tra i 66 e gli 80 milioni).

Spesa per acquisti diretti

L’ammanco sulla spesa per acquisti diretti (ospedaliera o derivante dai farmaci in distribuzione attraverso le aziende sanitarie) è generalizzato.

Il buco, che supererà probabilmente i due miliardi di euro, non è ascrivibile alla spesa sui farmaci innovativi. Perciò, allo stato attuale, il fondo speciale di un miliardo sembra sufficiente a coprire i costi di trattamento per tutti i pazienti eleggibili.

Lo scostamento è stato stimato considerando l’ipotesi che i farmaci innovativi per Epatite C-HCV e gli oncologici non eccedano le risorse totali allocate (fondo di 1.000 mln) e che sia possibile una compensazione tra i due fondi.

La previsione è suffragata dall’evoluzione dei primi quattro mesi del 2017. Questi mostrano il cumulato gennaio-aprile della spesa convenzionata in leggera contrazione (-0,5% sullo stesso periodo 2016) mentre il dato della spesa ospedaliera aumenta (+8,7%).

«Dopo queste prime simulazioni si confermano i trend storici degli ultimi 5 anni dei due canali di spesa – commenta Sergio Liberatore, general manager di QuintilesIMS Italia. – Una volta superate le difficoltà politiche derivanti da possibili accorpamenti dei diversi tetti/fondi, le Istituzioni potrebbero spostare risorse da un fondo all’altro oppure valutare compensazioni finali tra i due canali».