Le terapie immunologiche hanno dimostrato la propria efficacia soprattutto per quanto riguarda i tumori della pelle poiché, legandosi con le proteine PD-1, possono portare all’attivazione dei linfociti T, consentendo così al sistema immunitario stesso la distruzione della cellula cancerosa, e quindi la loro proliferazione. Gli inibitori di questo tipo di proteine hanno dimostrato inoltre una particolare efficacia nei tipi di tumore ad alto tasso di mutazione: il carcinoma cutaneo a cellule squamose in questo senso ha il più alto tasso di mutazione di qualsiasi altro tipo di tumore.

Immunoterapia con cemiplimab per il CSCC avanzato

Grazie a questa scoperta, Sanofi e Regeneron hanno potuto sviluppare congiuntamente cemiplimab, un anticorpo monoclonale anti-PD-1, ovvero che si lega al recettore del checkpoint immunitario PD-1, ne blocca la via di segnalazione e aiuta a ripristinare il corretto funzionamento del sistema immunitario, consentendogli di distruggere le cellule cancerose e bloccare la loro proliferazione.

Autorizzazioni di cemiplimab

Cemiplimab è stato autorizzato alla commercializzazione in Europa per il trattamento del carcinoma cutaneo a cellule squamose avanzato (localmente avanzato o metastatico) in pazienti adulti non candidabili a chirurgia e radioterapia curative. Si tratta del primo e unico trattamento immunoterapico approvato in Europa e dalla Food and Drug Administration negli Stati Uniti per il trattamento specifico del CSCC avanzato.

Negli Stati Uniti, inoltre, cemiplimab ha ricevuto nel 2017 la designazione di breakthrough therapy per il CSCC. Questa designazione è stata creata dall’agenzia regolatoria americana per accelerare lo sviluppo clinico e la revisione di quei farmaci che potrebbero migliorare in maniera sostanziale il trattamento di condizioni gravi o potenzialmente letali. Il dossier di cemiplimab è stato infatti esaminato dalla FDA con Priority Review, procedura riservata a quei farmaci che rappresentano miglioramenti significativi in termini di sicurezza o efficacia nel trattamento di patologie gravi e/o per le quali non sono disponibili trattamenti efficaci.

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