In attesa di una normativa Europea in merito, è in discussione la classificazione delle sigarette elettroniche come farmaci. In Italia, lo scorso giugno il Consiglio Superiore di Sanità aveva reso al Ministro un parere in merito alla eventuale collocazione delle sigarette elettroniche contenenti nicotina tra i medicinali, pur in assenza di un’esplicita destinazione d’uso in tal senso (medicinali “per funzione”): il CSS ha ritenuto che non vi siano, allo stato delle conoscenze, sufficienti evidenze per far rientrare le sigarette elettroniche tra i medicinali “per funzione” e che pertanto non si possa imporre la registrazione come medicinali. L’MHRA, agenzia dei medicinali del Regno Unito, raccomanda a tutti i produttori di sigarette elettroniche la registrazione come medicinali, anche se non la impone: in particolare l’MHRA ha pubblicato una linea guida specifica per i produttori che decidano di presentare la domanda di autorizzazione all’immissione in commercio della sigaretta elettronica come medicinale (Licensing Procedure for Electronic Cigarettes and Other Nicotine Containing Products (NCPs) as Medicines).

A livello Europeo è in preparazione un disegno di legge per rendere i prodotti del tabacco meno attraenti per i giovani, che, tra i vari punti, regola la vendita delle sigarette elettroniche. Il Parlamento Europeo non ha ritenuto che la sigaretta elettronica debba essere sempre sottoposta alla legislazione europea sui medicinali: l’obbligo di autorizzazione preventiva scatta solo qualora il prodotto sia presentato come avente proprietà curative o preventive. Il progetto di legge prevede però prevede che tali prodotti, se non si configurano come medicinali, debbano non superare i 30 mg/ml di nicotina, contenere le avvertenze sanitarie, essere vietati ai minori di 18 anni ed essere soggetti alle stesse restrizioni sulla pubblicità esistenti per i prodotti di tabacco. I fabbricanti o gli importatori dovranno comunicare la composizione alle autorità competenti. Si tratta per il momento di un progetto di legge che dovrà seguire l’iter approvativo e che potrà subire successive modifiche.