Dopo un lungo periodo di crescita a doppia cifra, il mercato degli integratori alimentari in Europa Occidentale ha iniziato da dare segnali di maturità che spingono le aziende italiane a guardare ai Paesi extra UE per definire nuove strategie di crescita.
«La stagnazione del settore in Europa Occidentale modifica sensibilmente i parametri delle opportunità e dei vincoli offerti dal mercato interno alle aziende italiane e le dinamiche di intervento di FederSalus – afferma Marco Fiorani, presidente di FederSalus. – Da una parte induce a intensificare la presenza e il ruolo della nostra Associazione in Europa su temi centrali per il settore e particolarmente rilevanti nel nostro Paese, quali Botanicals e Claims. Dall’altra, invita ad allargare lo sguardo a livello globale verso le opportunità offerte dai mercati extra-Europei dove si osserva una crescita della capacità di spesa dei consumatori ed una crescente attenzione all’aspetto fisico e alle tematiche della salute. E’ su questi nuovi mercati che FederSalus invita a riflettere ed è qui che l’expertise capitalizzato nel mercato interno può essere speso per cogliere nuove opportunità di crescita, che l’Associazione vuole sostenere attraverso appositi servizi e collaborazioni».
Secondo i dati Euromonitor International, presentati a Milano in occasione della Convention FederSalus, realizzata in collaborazione con Promos, azienda della Camera di Commercio di Milano, la categoria delle vitamine e degli integratori alimentari ha registrato negli ultimi 5 anni una crescita media del 3,5% a livello mondiale. Nel 2013, in particolare, gli integratori hanno sviluppato nel mercato globale un valore pari a 82 miliardi di euro, superando i farmaci da banco (€74 miliardi). Un trend positivo che conferma la categoria come uno dei settori più dinamici e innovativi all’interno del mercato parafarmaceutico, complice la sempre maggiore attenzione alla propria salute, benessere e prevenzione, legata a un aumento dell’aspettativa di vita.
In prospettiva, secondo Euromonitor, mercati del Sud-Est Asiatico, quali la Tailandia e l’Indonesia, la crescente disponibilità di accesso a internet porterà ai consumatori un aumento della disponibilità di informazioni sulla categoria. Nel mercato Russo, la crescita media calcolata intorno al 6% nei prossimi 5 anni ha già spinto operatori esteri e aziende farmaceutiche e di prodotti cosmetici a entrare nel mercato delle vitamine e degli integratori, rendendolo più competitivo.
A questo si potrebbe affiancare l’opportunità di commercializzare un maggior numero di categorie di vitamine e integratori alimentari in canali diversi dalle farmacie, in particolare nei supermercati, oggetto di una intensa attività di pressione sui legislatori da parte degli operatori del settore.
«Euromonitor International prevede una crescita media del 4% nei prossimi 5 anni del mercato mondiale delle vitamine e degli integratori alimentari che quindi continuerà ad essere particolarmente dinamico nonostante le incertezze sulla crescita economica mondiale – afferma Filippo Battaini, analista di mercato di Euromonitor International. – Mercati maturi, ma con una particolare attenzione al fitness e al benessere fisico come gli Stati Uniti e l’Australia, dovrebbero continuare a crescere in modo significativo, dato che i consumatori continueranno a dare priorità all’acquisto di tali prodotti. Dall’altra parte, ci si aspetta che anche in molti mercati emergenti la categoria continui a registrare crescite dinamiche, grazie ad una generale evoluzione della capacità di spesa, dello stile di vita e dell’informazione sulle tipologie di prodotti a disposizione dei consumatori».