Nel suo vision paper Stratified Medicine – from discovery to patient – Mind the Gap l’ABPI, l’associazione dell’industria farmaceutica britannica, fa il punto sulle politiche messe in atto nel Regno Unito per facilitare la collaborazione tra strutture di ricerca pubbliche e realtà privata, nell’ottica di sviluppare soluzioni di cura sempre più personalizzate per singolo paziente in un tempo e con costi sempre più contenuti.

 

Young stylish businessman La medicina stratificata si basa sull’analisi delle caratteristiche genetiche, biochimiche e fenotipiche del paziente allo scopo di individuare gruppi omogenei di persone che, per suscettibilità o gravità della malattia, possano avvalersi di un approccio simile alla diagnosi, al trattamento e al monitoraggio di una particolare patologia. Il primo quinquennio di attività del network inglese coinvolto nel progetto – nato su specifica richiesta dell’Office for Strategic Co-ordination of Health Resource (OSCHR) e di Innovate UK (già Technology Strategy Board, TSB) – ha focalizzato le proprie attività sul cancro come patologia prioritaria. Tra le aree di intervento per la seconda fase del progetto sono state indicate come prioritarie anche le malattie neurodegenerative e la lotta alle infezioni. Alla base del progetto vi è la creazione di un esteso network di collaborazioni tra istituzioni diverse al fine da ottimizzare le diverse fasi di presa in carico del paziente, definizione della cura e sua somministrazione.

Per approfondire l’argomento, leggi l’articolo su NCF di Novembre:

Stratificare per personalizzare