Reparixin, farmaco per somministrazione orale sviluppato da Dompé, rappresenta un nuovo approccio terapeutico espressamente mirato alle cellule staminali del cancro alla mammella avendo come bersaglio il recettore espresso da queste cellule.
Reparixin è un inibitore a basso peso molecolare di CXCR1/2 che negli studi sperimentali ha dimostrato di poter ridurre le cellule staminali tumorali se somministrato da solo o in associazione con chemioterapia con farmaci della famiglia dei taxani. Con reparixin si punta ad inibire l’attività del “motore” dell’infiammazione per tenere sotto controllo lo sviluppo delle cellule staminali del tumore alla mammella e, potenzialmente, anche di altre neoplasie, oltre che a modificare il microambiente che ne consente lo sviluppo. Le cellule staminali tumorali, spesso, risultano inattaccabili dalle terapie attualmente disponibili, conservando al loro interno le caratteristiche genetiche che possono dar vita a nuove unità tumorali provocando recidive e sviluppando metastasi.
I risultati dello studio di fase Ib riguardante l’associazione tra paclitaxel, uno dei taxani maggiormente impiegati nella chemioterapia per questa forma neoplastica, e reparixin dimostrano che il trattamento appare sicuro e ben tollerato nelle donne con tumore mammario metastatico, senza interferenze farmacologiche tra le due molecole. I risultati sono stati presentati alla 37° edizione del San Antonio Breast Cancer Symposium, il principale appuntamento scientifico mondiale sul carcinoma mammario. Lo studio, condotto nei principali centri di ricerca oncologica negli Stati Uniti e coordinato da Anne Schott, della University of Michigan, ha preso in esame donne con tumore mammario metastatico HER-2 negativo che non avessero ricevuto più di tre trattamenti chemioterapici precedenti, senza metastasi cerebrali. Le pazienti sono state suddivise in tre diversi gruppi, con dose a scalare di reparixin in combinazione con dosi fisse di paclitaxel. Il profilo di sicurezza e tollerabilità dell’associazione dei due farmaci è risultato estremamente soddisfacente: in molte pazienti il trattamento con reparixin è proseguito per oltre sei mesi, così come il monitoraggio del processo evolutivo delle cellule staminali tumorali, la cui presenza sembrerebbe essere stata ridotta grazie al trattamento con il farmaco. Anche se preliminari, sono disponibili alcuni dati sull’efficacia, con una significativa percentuale di pazienti che continua a mostrare risposte cliniche nel trattamento a lungo termine.
Dompé è una delle principali aziende biofarmaceutiche in Italia, focalizzata sullo sviluppo di soluzioni terapeutiche innovative per malattie ad alto impatto sociale, spesso orfane di cura quali il diabete, il trapianto d’organo, l’oftalmologia, e l’oncologia.