Ciro Tetta, direttore del Dipartimento di Medicina Rigenerativa al Fresenius Medical Care in Germania, spiega che le vescicole extracellulari rappresentano una nuova frontiera nella medicina rigenerativa, perché sembrano in grado di stimolare la riparazione di organi e tessuti in corso di infiammazione e di ridurre la massa tumorale

Non sono cellule, ma solo parti di esse, e sono molto promettenti.

Le vescicole extracellulari, o esosomi, sono frammenti cellulari, liberati dalle cellule sia in condizioni di normalità che di malattia. Grazie al loro carico, tipicamente proteine o materiale genetico (microRNA) questi corpi cellulari rappresentano oggi una nuova frontiera nella medicina rigenerativa perché sembrano in grado di stimolare la riparazione di organi e tessuti in corso di infiammazione e di ridurre la massa tumorale.

La strada da percorre è ancora lunga e sono ancora numerosi i problemi da risolvere prima di poter mettere in produzione industriale le vescicole extracellulari con scopo terapeutico.
Ne abbiamo parlato con Ciro Tetta, direttore del Dipartimento di Medicina Rigenerativa, al Fresenius Medical Care in Germania, a margine del 55° Simposio AFI, svoltosi a giugno a Rimini.