Uno studio condotto da Andrea Scaramuzza dell’Ospedale Luigi Sacco ha verificato l’efficacia della crema a base di elastargene 3C Colipex® dell’azienda Harmonium Pharma nel trattamento della lipodistrofia conseguente alla terapia insulinica. Lo annuncia l’azienda stessa in un comunicato stampa.
Crema a base di elastargene 3C
La crema dermocosmetica per il corpo Colipex a base di elastargene 3C è una combinazione di diversi elementi attivi tra i quali elastina, arnica e collagene, caffeina, collagene e L-carnitina ad azione astringente e decongestionante che può essere utilizzata per contrastare la lipodistrofia, la principale complicanza cutanea del diabete, di cui soffre una gran parte dei pazienti con diabete in terapia insulinica.
Lo studio ha coinvolto bambini e adolescenti con diabete di tipo 1, in terapia con microinfusore.
I partecipanti inclusi nello studio sono stati suddivisi in due gruppi: uno in trattamento con elastargene 3C, l’altro in trattamento con placebo. Il primo gruppo ha riportato visibili miglioramenti delle piccole cicatrici bianche presenti sulla pelle nei siti di iniezione (scomparse nel 45% e migliorate nel 55%) e un significativo miglioramento del compenso glicemico, considerata la riduzione significativa dell’emoglobina glicata (-0,53%), dopo soli sei mesi di trattamento, probabilmente grazie a un migliore assorbimento di insulina. Il gruppo trattato con placebo non ha fatto registrare modifiche.
«Per la prima volta – afferma il dottor Scaramuzza – abbiamo messo in evidenza che l’utilizzo di elastargene 3C una volta al giorno (alla sera) per 6 mesi, riduce la presenza delle piccole cicatrici bianche sulla pelle lasciate dal set infusionale».
Lipodistrofia come complicanza cutanea legata alla terapia insulinica
Tra le persone affette da diabete che effettuano iniezioni di insulina, una percentuale che va dal 15 fino al 50% è affetta da lipodistrofia. Questo tipo di lipodistrofia si manifesta come alterazione della distribuzione e dell’accrescimento del tessuto adiposo nelle zone iniettive e influisce negativamente sull’assorbimento dell’insulina. Tale assorbimento è reso disomogeneo e imprevedibile dal tessuto lipodistrofico, con conseguente impatto sulla gestione della glicemia e sul controllo metabolico che si traduce nella comparsa di ipo- e iper-glicemie improvvise e difficili da gestire.