Dopo le indiscrezioni, anticipate nell’articolo “Pfizer-Allergan: mega-merger all’orizzonte?“, arriva dal Wall Street Journal l’ufficialità della notizia: la storica fusione, dal valore di oltre 150 miliardi di dollari, che dà vita al più grande colosso farmaceutico mondiale, è cosa fatta.

Fusione Pfizer-Allergan, il dado è tratto
Siglata la storica fusione Pfizer-Allergan: nasce il più grande produttore di farmaci del mondo

I termini dell’accordo, ratificato nella giornata del 22 novembre, comprendono una piccola componente in contanti (che secondo le prime voci non dovrebbe superare il 10% del valore totale della fusione), oltre a 11,3 azioni Pfizer per ogni azione Allergan.

Ian Read, numero uno di Pfizer, guiderà la nuova società, mentre il CEO di Allergan Brent Saunders avrà un ruolo di primo piano.

L’acquisizione consentirebbe, attraverso il meccanismo della “tax inversion”, di spostare la sede di uno dei più importanti gruppi farmaceutici statunitensi all’estero, approfittando della minor pressione fiscale irlandese rispetto a quella USA (in Irlanda la tassa sui guadagni delle corporations è del 12,5%, mentre negli Stati Uniti è del 35%).

L’accordo, infatti, è strutturato tecnicamente come un “reverse merger”, con la più piccola Allergan, con sede a Dublino, che formalmente acquista il colosso newyorkese Pfizer.

Che cos’è la “tax inversion”?

La “tax inversion” è una particolare e sofisticata forma di transazione che consente alle multinazionali di trasformarsi in società sussidiarie, spostando, tramite l’acquisizione o la fusione con un’azienda estera, la propria sede fiscale in un altro Paese, la cui aliquota applicata ai profitti è più vantaggiosa.

Generalmente, i quartieri generali dell’esecutivo rimangono negli USA, ma l’esodo delle aziende farmaceutiche statunitensi verso altri Paesi sembra ormai inarrestabile, nonostante gli sforzi del governo degli Stati Uniti per frenare il fenomeno.