Boehringer Ingelheim ha annunciato in un comunicato stampa che la Food and Drug Administration (FDA) ha concesso la Breakthrough Therapy Designation a BI 1482694* (HM61713), inibitore sperimentale tirosin-chinasico di 3a generazione, specifico per mutazioni dei recettori del fattore di crescita epidermico (EGFR).

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Nuovi risultati da un trial clinico di Fase I/II mostrano la potenzialità di BI 1482694 di diventare una nuova opzione terapeutica per il carcinoma polmonare non a piccole cellule positivo per mutazioni EGFR

La Breakthrough Therapy Designation è stata concessa sulla base dei risultati del trial clinico di Fase I/II HM-EMSI-101, presentati in occasione del Congresso ESMO Asia 2015 a Singapore.

La Breakthrough Therapy Designation è riservata a terapie promettenti, per patologie gravi, che possono mettere a rischio la vita delle persone, ed è concessa dalla FDA allo scopo di facilitarne e accelerarne lo sviluppo e l’esame.

BI 1482694

BI 1482694 è un inibitore sperimentale tirosin-chinasico di 3a generazione specifico per mutazioni dei recettori del fattore di crescita epidermico (EGFR), sviluppato per aggredire i tumori con mutazioni EGFR, compresa la mutazione di resistenza T790M.

A ottobre 2015, è stata inoltrata la richiesta di registrazione (New Drug Application) per BI 1482694 al Ministero per la Sicurezza Alimentare e dei Farmaci della Corea del Sud.

Lo studio HM-EMSI-101

Il trial clinico multicentrico di Fase I/II  HM-EMSI-101 ha valutato BI 1482694 in pazienti pre-trattati, con tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) avanzato, positivo per mutazioni EGFR.

Tutti i pazienti compresi nel trial erano stati precedentemente trattati con almeno un inibitore tirosin-chinasico anti-EGFR e potevano avere ricevuto ulteriori linee di chemioterapia o altre terapie sistemiche. Al dosaggio consigliato di Fase II (800 mg in monosomministrazione giornaliera), tutti i pazienti eleggibili dovevano avere tumore con mutazione T790M confermata.

L’endpoint primario è stata la risposta obiettiva (OR). Gli endpoint secondari hanno compreso: durata della risposta, percentuale di controllo della malattia, sopravvivenza libera da progressione della malattia (PFS) e sicurezza.

Sulla base dei risultati positivi ottenuti da HM61713/BI 1482694, è stata recentemente presentata richiesta di registrazione (New Drug Application) al Ministero per la Sicurezza Alimentare e dei Farmaci della Corea del Sud da parte di Hanmi Pharmaceutical, con cui Boehringer Ingelheim ha un accordo in esclusiva di licenza e collaborazione per lo sviluppo, e i diritti di commercializzazione mondiale (ad eccezione della Corea del Sud, della Cina e di Hong Kong) di BI 1482694.

I risultati del trial clinico di Fase I/II su BI 1482694, presentati al Congresso EMSO Asia 2015 a Singapore, mostrano l’attività antitumorale e il favorevole profilo di sicurezza del farmaco, al dosaggio consigliato nello Studio di Fase II, di 800 mg in monosomministrazione giornaliera, precedentemente presentato al Congresso della Società Americana di Oncologia Clinica (ASCO 2015).

In pazienti con NSCLC positivo per T790M, pretrattati con inibitore tirosin-chinasico anti-EGFR:

  • sono state osservate risposte obiettive (OR) valutate in modo indipendente nel 62% dei pazienti, compresi 32 soggetti (46%) in cui la risposta del tumore è stata confermata entro il termine di cut-off per i risultati; 
  • la percentuale di controllo della malattia è stata del 91%, secondo la valutazione  indipendente.

Alla data di cut-off per i risultati, la durata mediana della risposta non era ancora stata raggiunta.

Gli eventi avversi più comuni, correlati alla terapia, hanno compreso (totale/di grado 3) diarrea (55%/0%), nausea (37%/0%), rash (38%/5%) e prurito (36%/1%), di cui la maggioranza di grado da lieve a moderato.

Il coordinatore dello studio Keunchil Park della divisione di Ematologia e Oncologia del Samsung Medical Center, Sungkyunkwan School of Medicine, Corea del Sud, ha commentato: «Questi risultati confermano ulteriormente il potenziale di BI 1482694, come terapia per pazienti con tumore polmonare resistente a terapie mirate anti-EGFR di 1a o 2a generazione. Essere in grado di migliorare gli esiti per i pazienti con tumore positivo per mutazioni EGFR con minimo impatto sulla loro qualità di vita è un obiettivo sia per i pazienti, che per i medici. Attendiamo, pertanto, con ansia, i dati di durata della risposta e di sopravvivenza libera da progressione della malattia di questo studio, oltre ai risultati del più ampio programma di sviluppo clinico in corso».

Il programma di studi clinici cardine su BI 1482694 nel tumore polmonare è chiamato ELUXA e comprende molti trial, tra cui gli Studi di Fase III ancora da avviare.

Lo studio ELUXA 1 (HM-EMSI-202)

ELUXA 1 è un trial clinico cardine internazionale di Fase II tuttora in corso, disegnato per valutare ulteriormente l’efficacia e la sicurezza di BI 1482694 in pazienti con NSCLC che hanno sviluppato resistenza mediata da T790M, dopo la terapia di prima linea anti-EGFR con inibitori di tirosin chinasi.

Il Dottor Mehdi Shahidi, Medical Head, Solid Tumour Oncology, Boehringer Ingelheim ha commentato: «La mutazione T790M è il meccanismo di resistenza più comune riscontrato in circa la metà dei pazienti precedentemente trattati con le terapie anti-EGFR con inibitori di tirosin-chinasi ad oggi disponibili. Il nostro obiettivo, come Boehringer Ingelheim, è prolungare le terapie mirate per i pazienti con tumore polmonare positivo per mutazioni EGFR con un farmaco che può essere efficace anche dopo l’inevitabile manifestarsi di resistenza alla terapia iniziale».