Giovedì 9 giugno 2016, dalle 15:30 alle 18:30, la 56° edizione del Simposio AFI torna a ospitare la Sessione Plenaria, che vedrà le eccellenze farmaceutiche confrontarsi sul tema “Nuovi orientamenti che influenzano il mercato farmaceutico: innovazione e sostenibilità”.

AFI -Sessione Plenaria La Sessione Plenaria vedrà le eccellenze farmaceutiche confrontarsi sul tema “Nuovi orientamenti che influenzano il mercato farmaceutico: innovazione e sostenibilità”
La Sessione Plenaria vedrà le eccellenze farmaceutiche confrontarsi sul tema “Nuovi orientamenti che influenzano il mercato farmaceutico: innovazione e sostenibilità”

La tavola rotonda, introdotta da Alessandro Rigamonti, presidente AFI, e moderata da Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, affronterà il problema della sostenibilità della spesa sanitaria, a fronte di una sempre maggiore disponibilità di farmaci innovativi.

L’evento sarà aperto a tutti gli operatori del settore, che avranno l’opportunità di ascoltare il punto di vista di prestigiosi relatori. Innanzitutto ci sarà la presenza di
Mario Melazzini, presidente dell’Agenzia Italiana del Farmaco. In rappresentanza delle Istituzioni prenderà parte alla Sessione Sergio Venturi, Assessore alle Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna. Dal mondo dell’industria parteciperà Francesco De Santis, vicepresidente di Farmindustria, e Giorgio Bruno, General Manager di Recipharm Italia. Infine, l’Università e la Ricerca avranno voce grazie alla presenza di Federico Spandonaro, professore aggregato dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

La Sessione Plenaria nasce dalla volontà di riunire le eccellenze del settore farmaceutico, fiore all’occhiello del made in Italy, al fine di stimolare nuove proposte su come valorizzare e favorire al meglio l’innovazione italiana e accrescere l’attrattiva del nostro Paese. Come rilevato dallo stesso Scaccabarozzi: «La produzione italiana è ormai al secondo posto in Europa, con esportazioni superiori al 70% e 6.000 nuove assunzioni, di cui la metà composta da giovani sotto i 30 anni. Anche il mondo della ricerca registra segnali positivi, con un aumento degli investimenti pari al 20% negli ultimi due anni e degli studi clinici italiani a livello europeo. Cresce la specializzazione nel biotech, nei vaccini e negli emoderivati e si segnalano importanti risultati nelle terapie avanzate e nelle malattie rare».