È in arrivo uno tsunami in campo sanitario. Terapie innovative, aumento delle cronicità e dell’età media della popolazione e disponibilità economiche limitate. Tutti ingredienti che devono coesistere.

Da tre anni il Ministero dello Sviluppo Economico e quello della Salute, Aifa, le Regioni e le diverse parti interessate dialogano intorno a due tavoli alla ricerca di una nuova governance della spesa farmaceutica che renda sostenibile il progresso medico-scientifico.

Il tema è stato discusso anche durante la plenaria del 56° Simposio AFI, moderata da Massimo Scaccabarozzi, presidente Farmindustria, cui hanno partecipato Federico Spandonaro, professore aggregato Università di Roma Tor Vergata, Sergio Venturi, assessore delle politiche per la salute Emilia Romagna, Francesco De Santis, vice presidente Farmindustria, Giorgio Bruno, general manager Recipharm Italia e tramite messaggio video Mario Melazzini, presidente AIFA.

«La consapevolezza c’è – ha sottolineato Scaccabarozzi – ma bisogna riuscire a non aver paura del cambiamento e a non rimanere legati agli status quo. Cambiare è necessario e va fatto in fretta».

Ma oltre alla consapevolezza, c’è una reale volontà, allo stato attuale, di cambiamento da parte di tutti gli attori coinvolti?

I relatori intervenuti alla plenaria hanno tentato di dare risposta a quella che forse è la più importante delle domande.