Uno studio inglese ha investigato l’impatto delle riammissioni ospedaliere sulla sopravvivenza dei pazienti con insufficienza cardiaca per un periodo di osservazione di 15 anni. Ogni rientro in corsia aumenta il rischio di morte del 2%.

Uno studio inglese ha indagato il rischio di mortalità causata da insufficienza cardiaca e riammissioni ospedaliere dei pazienti
Una ricerca ha studiato l’aumento del rischio di mortalità causato da insufficienza cardiaca e riammissioni ospedaliere dei pazienti

L’insufficienza cardiaca (HF) è una della maggiori cause di morbilità e mortalità nel mondo. I pazienti con HF necessitano spesso di ricoveri ospedalieri ripetuti (riammissioni) che aumentano all’aumentare della sopravvivenza. L’HF, quindi, può essere considerata un problema di salute pubblica crescente ed emergente.

«Le cause possono essere le più disparate – aggiunge Michele Gulizia, direttore Cardiologia Ospedale Garibaldi di Catania – ma l’esito è sempre lo stesso: tra il 9 e il 15% dei pazienti italiani ricoverati in ospedale, prima della scadenza del trentesimo giorno dalle dimissioni, tornano di nuovo in pronto soccorso e spesso subiscono un nuovo ricovero. In gergo tecnico vengono chiamate “riammissioni” e rappresentano uno dei parametri di efficienza di un reparto e di un ospedale. In Italia, i pazienti interessati da questo fenomeno sono circa 16mila ogni anno: protagonisti di un fenomeno chiamato “Sindrome da porta girevole”».

Studio inglese su mortalità causata da insufficienza cardiaca e riammissioni ospedaliere

Una ricerca presentata al ESC Congress 2016 ha studiato l’impatto delle riammissioni ospedaliere su sopravvivenza e mortalità nei soggetti con HF.

Lo studio è stato svolto in collaborazione con vari centri di ricerca inglesi che hanno raccolto da diversi ospedali informazioni anonime sui pazienti con insufficienza cardiaca tra il 2000 e il 2014. 

Le riammissioni ospedaliere sono state valutate usando un periodo di follow up di 5 anni.

Il campione di oltre 457.000 pazienti ne includeva 13.416 con HF.

Il dato grezzo di mortalità era 184 per 1000.

Le informazioni sono state analizzate tenendo conto del protocollo dello studio longitudinale ACALM (algoritmo per comorbidità, associazione, durata del ricovero e mortalità) usando i codici dell’icd-10. 

Numero di riammissioni Percentuale di pazienti coinvolti Rateo di mortalità per 1000
0-3 42% 38
4-7 28,9% 196
8-11 14,1% 328
12-15 6,9% 406
> 15 8,2% 453

«I risultati osservati hanno mostrato che ogni riammissione ospedaliera aumenta il rischio di mortalità in maniera direttamente proporzionale ma anche che all’aumentare della sopravvivenza di questi pazienti le riammissioni ospedaliere aumentano in maniera significativa dimostrando una qualità di sopravvivenza piuttosto scarsa. L’analisi statistica poi ha mostrato che il fenomeno delle ‘sliding doors’ aumenta la mortalità del 2% per ogni ricovero» – afferma Leonardo Bolognese, direttore Cardiologia ospedale di Arezzo.