La salute cardiaca dei centenari è stata confrontata con quella di persone tra i 75 e gli 85 anni da un gruppo di cardiologi dell’ospedale San Giuseppe di Milano.

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Lo studio è stato presentato all’ESC Congress 2016.

Lo studio di confronto sulla salute dei centenari e dei meno anziani

Lo studio retrospettivo caso-controllo è stato eseguito dal 2010 al 2015 e includeva 120 “grandi vecchi” e 120 “anziani più giovani”. I centenari erano più spesso donne, coerentemente con l’epidemiologia corrente che vede il sesso femminile rappresentato nell’80% con un più lieve onere in termini di malattie cardiovascolari e fattori di rischio.

I due gruppi sono stati sottoposti a ecocardiografia.

Rispetto ai “colleghi” più giovani, i soggetti con più di 100 anni mostravano una prevalenza di fibrillazione atriale del 19,1% contro il 37,5% e meno della metà di malattie coronariche (29,1% dei centenari rispetto al 56,7% dei più giovani). I più anziani, inoltre, mostravano un minor diametro del ventricolo sinistro con un relativamente più alto spessore della parete muscolare e un minor volume dell’atrio sinistro.

«Anche la frazione di eiezione del cuore si è mostrata significativamente più alta (57,2% verso 48,8%) con una minore frequenza di anormalità (33,3% verso 55,8%) – illustra Michele Gulizia, direttore cardiologia Ospedale Garibaldi di Catania e Local Press Coordinator del congresso europeo di Roma – la prevalenza dell’insufficienza mitralica da moderata a severa si è mostrata più bassa nei centenari che vantavano un rateo del 9,2% rispetto al 17,5% dei più giovani con l’unica criticità rappresentata da una stenosi aortica più elevata e quantificata nel 16,7% dei casi nei centenari rispetto al 6,7% del gruppo di controllo».

La prevalenza di diabete è risultata significativamente più bassa nel gruppo con più di 100 anni (19,1% contro 41,7%).

I centenari in Italia

Sono oltre 16mila in Italia le persone che hanno spento 100 candeline. Il numero è più che raddoppiato negli ultimi 10 anni (erano 6.100 nel 2002). A questo si aggiunge un gruppo sempre crescente di super centenari, quelli che hanno raggiunto l’obiettivo dei 110 anni d’età.

«Nuovi studi prevedono che chi nasce oggi vivrà sino a 100 anni, lo credono i ricercatori del Ageing Research Centre della University of Southern Denmark – spiega Leonardo Bolognese, direttore Cardiologia ospedale di Arezzo e ESC Local Press Coordinator – Un fenomeno globale giacché i centenari sono in aumento in molti paesi del mondo e il loro incremento è diventata una priorità nella pratica clinica a causa di un trend considerato inarrestabile».