Celgene ha presentato i risultati dello studio tnAcity su nab-Paclitaxel per il carcinoma mammario triplo negativo metastatico. Nab-Paclitaxel è paclitaxel legato all’albumina formulato in nanoparticelle (Abraxane®).

Presentati i risultati dello studio tnAcity su nab-Paclitaxel per il carcinoma mammario triplo negativo metastatico: con carboplatino migliora la PFS rispetto a nab-Paclitaxel + gemcitabina o carboplatino + gemcitabina
Presentati i risultati dello studio tnAcity su nab-Paclitaxel per il carcinoma mammario triplo negativo metastatico: con carboplatino migliora la PFS rispetto a nab-Paclitaxel + gemcitabina o carboplatino + gemcitabina

I dati dello studio tnAcity dimostrano una sopravvivenza libera da progressione significativamente maggiore con nab-Paclitaxel + carboplatino come trattamento sperimentale di prima linea metastatica nel carcinoma mammario triplo negativo metastatico rispetto ai regimi a base di nab-Paclitaxel + gemcitabina o carboplatino + gemcitabina.

I risultati sono stati presentati in occasione del San Antonio Breast Cancer Symposium 2016 (SABCS).

Lo studio tnAcity su nab-Paclitaxel per il carcinoma mammario triplo negativo metastatico

tnAcity è uno studio clinico randomizzato di fase II, multicentrico, in aperto condotto in 139 centri in 12 Paesi. Lo studio ha valutato la sicurezza e l’efficacia dell’impiego sperimentale di un regime di trattamento settimanale con Abraxane in associazione a carboplatino o gemcitabina come trattamento di prima linea per pazienti con carcinoma mammario triplo negativo metastatico (mTNBC) rispetto ad un regime con gemcitabina + carboplatino.

La fase II dello studio tnAcity ha valutato 191 pazienti con carcinoma mammario triplo negativo metastatico (mTNBC) non sottoposte a precedente chemioterapia sistemica per il trattamento del carcinoma mammario triplo negativo metastatico, con un performance status pari a 0 o 1 secondo i criteri ECOG. Le pazienti sono state randomizzate a uno dei tre bracci di trattamento:

  • Abraxane 125 mg/m2 + carboplatino AUC 2,
  • Abraxane 125 mg/m2 + gemcitabina 1000 mg/m2
  • carboplatino AUC 2 + gemcitabina 1000 mg/m2 somministrato settimanalmente ai giorni 1 e 8 di un ciclo di 21 giorni.

L’età mediana in ciascun braccio di trattamento era di 55 anni (Abraxane + carboplatino), 53 (Abraxane + gemcitabina) e 59 (carboplatino + gemcitabina).

L’endpoint primario dello studio di fase II era la sopravvivenza libera da progressione (PFS) valutata dallo sperimentatore.

Gli endpoint secondari valutati nello studio hanno incluso la sopravvivenza globale (OS) e l’ORR (objective response rate).

I risultati dello studio tnAcity su nab-Paclitaxel per il carcinoma mammario triplo negativo metastatico

Nello studio è stato osservato che il regime di combinazione sperimentale settimanale a base di Abraxane + carboplatino ha presentato una sopravvivenza libera da progressione (PFS) significativamente maggiore (7,4 mesi) rispetto ai regimi settimanali a base di Abraxane + gemcitabina (5,4 mesi; P=0,02, HR 0,60 (IC al 95%, 0,39-0,93)) o di carboplatino + gemcitabina (6,0 mesi; P= 0,03, HR 0,61 (IC al 95%, 0,39-0,94)) come trattamento di prima linea per le pazienti con mTNBC.

Nello studio tnAcity è stato inoltre osservato come le pazienti trattate con il regime a base di Abraxane + carboplatino avessero una durata di trattamento mediana superiore (25 settimane) rispetto ai pazienti trattati con Abraxane + gemcitabina (18,1 settimane) o carboplatino + gemcitabina (20,1 settimane).

«I risultati dello studio sperimentale tnAcity, al quale l’Italia ha partecipato con un contributo rilevante per numero di centri partecipanti e pazienti, rappresentano un avanzamento molto importante per le donne con carcinoma mammario triplo negativo metastatico, un tumore per il quale fino ad oggi le terapie alternative alla chemioterapia erano assai limitate – afferma Pierfranco Conte, professore ordinario di Oncologia Medica all’Università degli Studi di Padova i dati ottenuti stabiliscono un nuovo standard terapeutico, con notevoli vantaggi non solo in termini di sopravvivenza globale, ma anche per le caratteristiche di questo farmaco che può essere utilizzato senza cortisone e può essere associato a immunoterapici».

«I risultati di tnAcity sono incoraggianti e mostrano che un regime terapeutico contenente Abraxane può risultare efficace in un tipo di tumore mammario per il quale sono disponibili pochi trattamenti, consentendo in questo modo ai ricercatori di comprendere maggiormente come trattare il carcinoma mammario triplo negativo metastatico – afferma Michael Pehl, presidente della Divisione di Oncoematologia di Celgene. – Celgene conferma il proprio impegno a sostenere la ricerca sul carcinoma mammario per identificare regimi di trattamento per le pazienti con tumori aggressivi e in aree con limitate opzioni terapeutiche».

Gli eventi avversi più comuni di grado ≥3 emersi durante il trattamento (TEAE) e osservati nel corso dello studio – rispettivamente nei bracci di trattamento con Abraxane + carboplatino, Abraxane  + gemcitabina e carboplatino + gemcitabina – sono stati principalmente di natura ematologica, comprendendo neutropenia (42%, 27%, 52%), anemia (13%, 12%, 27%), trombocitopenia (9%, 7%, 28%), leucopenia (6%, 3%, 11%), neutropenia febbrile (5%, 2%, 0%), neuropatia periferica (5%, 7%, 2%) e spossatezza (3%, 15%, 3%).

Il trattamendo mediano è risultato essere di 8 cicli per il braccio Abraxane + carboplatino, e di 6 cicli per i bracci Abraxane gemcitabina e carboplatino + gemcitabina.

La percentuale di pazienti che ha interrotto il trattamento cui erano state assegnate a causa di un TEAE è stata pari al 45% per Abraxane + carboplatino e al 25% per gli altri bracci. Gli AE più comuni che hanno determinato l’interruzione del trattamento sono stati trombocitopenia, anemia, neutropenia e ipersensibilità al farmaco.

 «Il carcinoma mammario triplo negativo in fase metastatica è uno dei tipi di tumore più difficili da trattare per medici e pazienti: trovare opzioni terapeutiche efficaci rimane tuttora un’importante esigenza medica non ancora soddisfatta  afferma Denise A. Yardley, sperimentatore senior del Breast Cancer Research Program e Sperimentatore Principale del Sarah Cannon Research Institute. – Questi dati vanno ad aggiungersi alle conoscenze su Abraxane nel carcinoma mammario triplo negativo metastatico, malattia che necessita di ulteriori ricerche».

Alla luce della rapida evoluzione del panorama dei trattamenti del carcinoma mammario, principalmente orientato alle terapie immuno-oncologiche, Celgene ha deciso di non proseguire con la fase III dello studio tnAcity. Nell’ambito della ricerca sul carcinoma mammario, l’Azienda focalizzerà invece il proprio supporto sulle combinazioni Abraxane/Immunoterapia e si impegnerà a trasferire i risultati di tnAcity alle attuali e future ricerche su Abraxane nel trattamento del carcinoma mammario per le pazienti con esigenze mediche solo in minima parte soddisfatte.

Abraxane non è indicato per il trattamento di prima linea del carcinoma mammario, o per i regimi di trattamento studiati in tnAcity.

Ulteriori dati su Abraxane presentati al SABCS

Ulteriori studi investigator initiated presentati al SABCS hanno inoltre valutato l’impiego sperimentale di Abraxane come trattamento neoadiuvante in pazienti con carcinoma mammario mai trattato in precedenza e come terapia di induzione e di mantenimento per pazienti con carcinoma mammario metastatico HER2-negativo.

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