Nello studio ABOUND, la combinazione carboplatino/nab-paclitaxel per il tumore del polmone non a piccole cellule ha permesso di ottenere la riduzione del tumore in un paziente su tre.
Alla XVII World Conference on Lung Cancer della IASLC (International Association for the Study of Lung Cancer) svoltasi a Vienna sono stati presentati i dati del programma di studi clinici ABOUND sulla terapia di combinazione carboplatino/nab-paclitaxel per il trattamento del tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC). I risultati emersi confermano ulteriormente sicurezza, efficacia e tollerabilità di questo regime terapeutico nel trattamento di prima linea dell’NSCLC, in particolare per quanto riguarda i pazienti anziani.
Il programma ABOUND su carboplatino/nab-paclitaxel per il tumore del polmone non a piccole cellule
Il programma ABOUND comprende tre studi clinici principali:
I primi dati relativi all’attività antitumorale di carboplatino/nab-paclitaxel rivelano
- riduzione del tumore in un paziente su tre,
- buona tollerabilità del farmaco
- riduzione dei sintomi
- miglioramento della qualità di vita dei pazienti trattati,
- uguale efficacia e minore tossicità, soprattutto a livello del sistema nervoso e del midollo, rispetto alla combinazione carboplatino/taxolo.
Questi dati di migliore tollerabilità e di conferma dell’attività sono confermati anche nell’analisi del sottogruppo dei pazienti anziani.
«Un terzo dei pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule è anziano. Questa popolazione è gravata da due importanti problemi: la minore accessibilità ai farmaci e una limitata inclusione nei trials clinici. Le prospettive future vedono proprio per questi pazienti trattamenti meglio tollerati e che potranno allungare la sopravvivenza. In particolare, il futuro vede anche lo sviluppo della combinazione carboplatino/nab-paclitaxel in associazione a un immunoterapico come atezolizumab. Al momento- spiega Cesare Gridelli, direttore Dipartimento di Onco-Ematologia dell’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino e presidente dell’Associazione Italiana di Oncologia Toracica (AIOT) – è molto importante l’evidenza che carboplatino/nab-paclitaxel non solo è attivo come chemioterapico ma rappresenta uno dei principali schemi chemioterapici in associazione all’immunoterapia consentendo di trattare pazienti difficili e di sviluppare terapie efficaci e tollerate».