“In Italia non c’è un consolidamento anti-vaccinistico”. Così ha rassicurato Ranieri Guerra, Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero Della Salute, in occasione della giornata di studio e di confronto su vaccini e meningite voluta dalla Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT) e organizzata presso il Ministero della Salute.

“Il trend che si osserva è un calo della copertura vaccinale nei primi 24 mesi di vita dei bambini (88-89%) che arriva poi al 92-93% entro i 36 mesi”. Questo a significare che le perplessità di molti genitori non riguardano esclusivamente i vaccini in sé, quanto le somministrazioni di più vaccini in periodi ravvicinati. È anche su questo fronte che gli addetti del settore e la stampa devono quindi veicolare le corrette informazioni, per arrivare alla copertura ottimale del 95% previste dal piano nazionale vaccinale 2017-2019.

Stop alle attese per le dosi di vaccini

Le attese di mesi presso le ASL sono il passato” ha sottolineato Guerra. “Il prossimo futuro sarà proiettato sul nuovo piano vaccinale 2017-2019”. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del piano arriverà nei prossimi giorni e a partire da quel momento “le Regioni avranno accesso alle risorse economiche finanziarie messe a disposizione, ripartite secondo le coorti vaccinabili”. Sarà poi compito delle Regioni organizzarsi per poter fornire il servizio ai cittadini il prima possibile.

Vaccini per meningococco

I vaccini per il meningococco attualmente disponibili in Italia sono tre: un vaccino monovalente coniugato contro il siero gruppo C, un vaccino tetravalente coniugato anti-A,C,Y,W e un vaccino subcapsulare contro il sierogruppo B. Il piano nazionale di immunizzazione recentemente approvato prevede la vaccinazione per il meningococco B nei bambini entro il primo anno di vita, il vaccino per il meningococco C nei bambini tra i 13 e i 15 mesi, il vaccino tetravalente ACYW negli adolescenti (dagli 11 ai 18 anni) e per chi viaggia all’estero in aree endemiche.

La vaccinazione è inoltre raccomandata per tutte le persone considerate ad aumentato rischio di malattia meningococcica (i portatori di immunodeficienze congenite ed acquisite e di particolari condizioni elencate nel piano).  L’efficacia del vaccino monovalente anti meningoccocco C è risultata maggiore del 95% e la durata della protezione è stimata in circa 5-10 anni. I dati disponibili sono però ancora limitati e si ritiene necessario procedure a ulteriori studi sull’argomento. Nel piano vaccinale italiano è raccomandata negli adolescenti fino ai 18 anni una dose di vaccino anti-meningoccico quadrivalente ACYW135, sia che non abbiano mai effettuato, nell’infanzia, la vaccinazione C monovalente o quadrivalente, sia che abbiano già ricevuto una dose di vaccino.

La GSK sta lavorando al vaccino pentavalente BACYW, che attualmente è in fase II di studio. Secondo un report di GlobalData il mercato dei vaccini per il meningococco – che attualmente vale 1,1 miliardi di dollari – crescerà del 5,4% entro il 2025 arrivando a 1,8 miliardi di dollari.

Sul prossimo numero di NCF troverete un focus sull’argomento con dettagli sulle linee guida che sta preparando la SIMIT e sulla circolare che entro una decina di giorni verrà diffusa dal Ministero della Salute.