Pipeline festeggia i 25 anni di attività, un traguardo raggiunto grazie alla capacità di saper interpretare correttamente e spesso anticipare le esigenze del mercato. Insieme a Giuseppe Nocita, amministratore delegato di Pipeline, NCF ripercorre la storia della software house dalla sua nascita allo sviluppo dei nuovi progetti.
Come si sono evoluti il mercato e le richieste?
Rispetto al 1997, oggi lo scenario è completamente cambiato. La sfida in questi anni è stata quella di aggiornare costantemente le varie funzionalità che sono state costruite e ampliate attorno al nucleo centrale sulle tecnologie che il mercato proponeva.
Molta enfasi, ad esempio, è stata data alla parte mobile, alla capacità di navigabilità del dato, alla Business Intelligence e così via, fino ad arrivare agli ultimi sviluppi, su cui abbiamo iniziato a lavorare circa tre anni fa, che riguardano l’utilizzo del dato come strumento decisionale multilivello dando enfasi alla gestione “orchestrata”.
La piattaforma applicativa è passata dalla logica ERP alla più ampia gestione di “Enterprise Orchestrator” includendo ora i flussi operativi complessi che consentono alle diverse funzioni di armonizzarsi in un insieme di flussi ben organizzati.
Quali sono i settori ai quali vi rivolgete prevalentemente?
All’inizio ci siamo rivolti al settore farmaceutico, nelle sue diverse declinazioni, poiché era quello che maggiormente traeva beneficio dall’uso di piattaforme informatiche convalidate. Abbiamo poi allargato la nostra audience verso il settore cosmetico, che nel frattempo aveva maggiori benefici nell’utilizzo di un software orientato alle GMP e quello del chimico generico che, pur manifestando necessità diverse, rimanevano all’interno della rosa funzionale della produzione e commercializzazioni di prodotti di processo.
Il risultato di questi anni di lavoro è che, ad oggi, esiste un’unica piattaforma con tantissimi elementi di configurazione che consentono di determinare il comportamento facendolo diventare rigidamente GMP, con tutta una serie di elementi, o completamente aperto, per rispondere alle necessità di un’azienda che, ad esempio, produce vernici. La polivalenza consente anche di poter utilizzare un insieme di moduli differenti in base al tipo di azienda, prodotto o mercato.
Quali sono le soluzioni per l’industria farmaceutica sulle quali state maggiormente lavorando?
Oltre ai processi classici come acquisti, vendite e magazzino che rappresentano ovviamente il nucleo centrale dei nostri sistemi, la parte che abbiamo maggiormente sviluppato in ambito farmaceutico sono un insieme di moduli specializzati quali, ad esempio, la gestione del dossier farmaceutico eCTD, la gestione del registro telematico stupefacenti, l’integrazione della piattaforma GHS per le schede di sicurezza, le etichette e le ADR, Il Quality Management System e il LIMS. Abbiamo integrato poi un gestore della logistica di magazzino (WMS) su mobile.
Ci sono soluzioni a più ampio respiro?
Nel tempo abbiamo sviluppato soluzioni CRM sia dal lato degli informatori che degli agenti e dei commerciali, che ben si adattano a settori diversi e a esigenze scalari. Sempre per completare le soluzioni satelliti abbiamo la gestione delle comunicazioni doganali per le accise e l’integrazione dei moduli di ricerca e sviluppo e di dossier farmaceutico. Ai nostri clienti quindi mettiamo a disposizione un’offerta ben articolata e completa che viene completata tramite elementi provenienti dai nostri partner tecnologici come lo Human Resource di Zucchetti o la soluzione per la gestione delle manutenzioni.
E il futuro?
Da circa due anni abbiamo soluzioni di electronic batch record (eBR) che continuiamo a evolvere e, con le richieste normative della tracciabilità del farmaco, stiamo lavorando sull’integrazione dei dati di produzione nella logica “Big Data” e la parte di consolidamento per il Track & Trace con l’utilizzo di piattaforme cloud di Microsoft come consolidatore dei dati presso terzi.
Il Track & Trace rappresenta un’importante innovazione che ha il principale compito di tutelare i produttori e la salute pubblica combattendo la contraffazione. Identificare individualmente ogni singolo prodotto che dalla linea di produzione viene immesso sul mercato consente di minimizzare, se non di azzerare, il rischio di acquistare un prodotto contraffatto e all’azienda produttrice di arginare le perdite di fatturato che queste azioni pirata mettono in gioco.
Per ora stiamo implementando la soluzione Track & Trace utilizzando la struttura proposta da tre principali produttori di macchine i cui dati raccogliamo, organizziamo e rendiamo poi usufruibili ai diversi attori coinvolti.
I vincoli legislativi per il mercato USA impongono la messa a regime entro novembre di quest’anno. Leggermente più lento il passo dell’Europa che vede in capo ai singoli stati membri la messa a regime del sistema di tracciatura con numero seriale; la nostra sensazione è che si stia partendo un po’ in ritardo ma siamo altresì convinti che con la nostra piattaforma e con l’uso di Azure di Microsoft i vincoli temporali saranno rispettati.
In che modo Pipeline supporta i suoi clienti per la gestione della Data Integrity?
Fin dal 2001, la Data Integrity è stata parte del nostro progetto a tutti gli effetti. Attualmente Aifa pone particolare attenzione alle informazioni derivate o ottenute dai raw data che le singole macchine del laboratorio collezionano. Prima questi raw data risiedevano su sistemi non sicuri, fuori dal sistema vero e proprio.
Poi, grazie all’integrazione di sistemi che si interfacciano direttamente con la macchina, il raw data non è più raccolto da sistemi indipendenti o facilmente manipolabili ma direttamente collezionato in sistemi centrali consolidati e correttamente aditati.
La Data Integrity però non riguarda solo il mondo del laboratorio ma tocca tutti gli aspetti legati al processo di produzione vero e proprio dove, ad esempio, vengono effettuati dei test su campioni durante la produzione (IPC) che devono essere eseguiti contestualmente al processo produttivo. I dati devono essere raccolti, inseriti nel batch record di produzione e così via.
Su questa parte, da tempo, stiamo facendo un importante investimento, anche culturale, raccontando ai nostri clienti e prospect che non basta semplicemente inserire il dato in modo postumo su un sistema consolidato dove, l’errore può manifestarsi ma è necessario che tutto quello che viene compilato attualmente manualmente su carta, passi a un sistema di rilevazione del dato su sistema informativo che incapsula il dato e lo rende effettivamente non più modificabile.
La vostra soluzione si può considerare internazionale?
Oggi Parcel Solution Framework, è questo il nome dell’intero insieme di soluzioni, è nativamente integrato con diverse soluzioni amministrativo contabili ma per poter avere una forte connotazione internazionale e consentire a gruppi con unità produttive e non di utilizzare Parcel come propria soluzione per il mercato estero abbiamo sposato Microsoft Dynamic NAV nelle sue componenti contabili e amministrative, riuscendo a dare una soluzione ottimamente posizionata nella maggior parte dei paesi target.
Che tipo di servizi offrite ai vostri clienti?
Oltre alla parte legata alle applicazioni, ci sono un insieme di attività che fanno capo alla convalida della componente infrastrutturale; oltre a programmatori, esperti applicativi e esperti di processo, abbiamo sistemisti che hanno maturato competenze specifiche per consentire di installare e manutenere l’insieme di apparecchiature che poi sostengono le applicazioni stesse.
Ma questa, più che un’attività, è parte della nostra cultura aziendale che offre un servizio a questo tipo di mercato. La partnership con la nostra clientela consente un rapporto di comune beneficio o, come si usa dire, Win-Win.
Diciamo che siamo più “portatori” che “inseguitori” di novità. È il caso delle soluzioni del Track & Trace su cui lavoriamo già da due anni o del registro stupefacenti. Stessa cosa per quel che riguarda l’eCTD farmaceutico che doveva essere attivo dal 2008 ma che in Italia viene chiesto ancora in formato CTD e cartaceo. Le nostre prime installazioni eCTD risalgono a nove anni fa, ma a oggi abbiamo ancora una buona quota di clienti che non ha l’eCTD.
Questo è il nostro approccio aziendale: tendiamo ad anticipare (a volte anche troppo!) le richieste dei nostri clienti facendoci affascinare dal mercato americano che ha delle sue regole che poi non necessariamente si applicano al mercato europeo. L’importante però è essere pronti.
Pipeline è una realtà Italiana nata alla fine del 1991 come gruppo di professionisti provenienti da esperienze eterogenee presso i grandi player dell’informatica dell’epoca. Nel ’95 costituisce il gruppo di lavoro Soluzioni Gestionali per lo sviluppo di soluzioni innovative su piattaforma Windows.
Focalizzati, sia per passione che per estrazione, sullo sviluppo di soluzioni gestionali in ambito farmaceutico, spaziando dal processo di produzione a quello di qualità e laboratorio approcciano le prime necessità di convalida di sistemi informativi che proprio in quegli anni FDA, stava ponendo con l’introduzione della nuova normativa GAMP.
Nel 1997 nasce la prima versione di Parcel ERP che, da singolo prodotto, si è poi evoluto in un framework molto più ampio, all’interno del quale sono state sviluppate diverse soluzioni che possono essere inserite in un unico contenitore applicativo o viste come moduli funzionali capaci di interfacciarsi con le soluzioni di altri produttori, quali Parcel XDoc for eCTD, Parcel Drugs, per la gestione telematica del registro stupefacenti, Parcel Excise per la gestione delle accise telematiche, e Parcel CRM per la gestione delle attività commerciale e dell’informatore del farmaco. Oggi Parcel ERP è giunto alla 6° release rilasciata ormai tre anni fa ed è già in cantiere la 7° major release che vedrà la luce nel 2019.
Intervista di Antonella Rampichini