genoma e nuovi farmaci

Nel 2020 il genoma di 500mila volontari britannici di UK biobank sarà reso pubblico e messo a disposizione della ricerca scientifica. In questo modo sarà possibile collegare il genoma con numerosi dati della biobanca ed accelerare la scoperta di nuovi farmaci.

genoma e nuovi farmaci

 

È la conseguenza dell’accordo fra sei industrie farmaceutiche (Regeneron Pharmaceuticals, AbbVie, Alnylam, AstraZeneca, Biogen e Pfizer) e l’UK Biobank, una banca dati pubblica che contiene dati medici, risultati di test, valutazioni psicologiche, ma anche abitudini di vita e il materiale genetico di 500mila volontari britannici con almeno 250mila fenotipi diversi. Il sequenziamento sarà eseguito presso Regeneron Genetics Center (RGC), uno dei principali e sofisticati centri di sequenziamento del genoma umano.  L’accordo porterà ad avere una mole enorme di dati a disposizione dei ricercatori in soli tre anni.

Con l’accordo le industrie farmaceutiche contribuiscono con circa 60 milioni di euro (10 milioni ciascuna) al sequenziamento genetico dei circa 20mila geni di ogni volontario e potranno usare i dati in esclusiva fino al 2020.   Dopo tale data tutto sarà di pubblico dominio, anche se sarà rispettata la privacy dei volontari.
L’UK biobank è nata circa 20 anni fa da un investimento di circa 210 milioni di Euro del governo britannico e di alcune organizzazioni benefiche. Nel periodo dal 2006 al 2016 mezzo milione di sudditi di Sua Maestà hanno donato materiale genetico e condiviso informazioni sanitarie.
A luglio un gruppo di scienziati impegnati in 406 progetti ha potuto avere un assaggio del valore dell’accordo e scaricato molti Terabyte di dati e avuto la possibilità di indagare la relazione tra geni e dieta o tra DNA e malattie mentali. Tutto questo sarebbe stato se non impensabile almeno molto lungo e complicato fino a pochi anni fa a causa di problemi tecnologici e di costi necessari a costruire una biobanca.
«Verranno fuori così tante informazioni da questa partnership che non esiste una sola società che possa utilizzare da sola tutte le nuove informazioni raccolte. Pensiamo che questo darà una forte accelerazione alla scienza» ha dichiarato George D. Yancopoulos, direttore delle vendite di Regeneron.
Un’altra conseguenza dell’accordo sarà il dominio britannico sulla ricerca biomedica. «UK Biobank – prosegue Yancopoulos – sarà il primo posto dove gli scienziati andranno a ricercare informazioni e per i prossimi 5-10 anni».