Sorgerà nell’area dell’interporto di Livorno Pharma Valley, la nuova piattaforma logistica digitale interamente dedicata alle scienze della vita: il protocollo d’intesa che dà l’avvio alla fase operativa del progetto – che vede impegnati una decina di soggetti pubblici e privati – è stato sottoscritto ieri dal ministro per lo Sviluppo economico Carlo Calenda, dal presidente della Regione Toscana, dall’assessore all’urbanistica del Comune di Collesalvetti, dal rappresentante dell’Autorità di sistema portuale del Mar Tirreno settentrionale, dall’amministratore delegato dell’interporto “Amerigo Vespucci” e dall’ad di Toscana aeroporti. A livello industriale, l’accordo di programma è stato sottoscritto da Eli Lilly, Kedrion, Molteni farmaceutici e Gsk.
Si tratta di un’iniziativa importante a cui hanno aderito con convinzione le molte imprese del farmaco nazionali e multinazionali da decenni presenti nella Regione. Aziende che contribuiscono alla crescita e all’economia del territorio e del paese nel suo complesso, con specializzazioni e poli di eccellenza nel biotech, nei vaccini e negli emoderivati”, ha commentato il presidente di Farmaindustria, Massimo Scaccabarozzi, a suggello della firma.

La piattaforma di logistica digitale

La nuova piattaforma digitale sarà localizzata nel territorio del Comune di Collesalvetti, all’interno dell’interporto livornese “Amerigo Vespucci”, e sarà il punto di riferimento per l’intera Italia Centrale, andandosi ad aggiungere alle altre due piattaforme già in essere a Milano e Roma. Il risparmio di costi stimato è di 60 milioni di euro l’anno, a cui si aggiunge il miglioramento atteso anche su fronte dell’impatto ambientale della catena logistica. A regime il nuovo hub logistico dovrebbe impiegare 150 – 200 addetti, tra cui anche profili specializzati come ingegneri gestionali, informatici, manager della logistica, esperti di laboratori bio-farmaceutici.
L’iniziativa è è nata nell’ambito della Toscana Pharma & Devices Valley, il distretto delle scienze della vita toscano che comprende una trentina di aziende del settore. Il progetto prevede un investimento da circa 60 – 80 milioni di euro per attrezzare un’area complessiva di 125 mila mq, la metà della quale sarà sede di 21 mila mq di magazzini adatti allo stoccaggio dei prodotti farmaceutici. Lo spazio dovrebbe essere in grado di accogliere inizialmente 38 mila posti pallet, tre quarti dei quali a temperatura tra i 15 e i 25°C ed un quarto tra i 2 e gli 8°C. Il progetto vede la presenza di otto baie di carico e altrettante dedicate alla spedizione delle merci, oltre a circa 6 mila metri quadrati di uffici, e tiene anche conto di una possibile futura espansione per ulteriori 20 mila mq di superficie, per ospitare eventuali altre aziende interessate ad aderire all’iniziativa.
Il 70% delle scorte gestite dalla piattaforma riguarderà le materie prime e il confezionamento, il 30% i prodotti finiti (52 mila i pallet/anno previsti in questo caso, di cui l’80% destinato all’export). Il 23% delle merci afferenti alla nuova Pharma Valley sarà movimentato per via area, attraverso l’aeroporto pisano “Galileo Galilei”.

L’avvio della piattaforma è previsto nel 2020

Le prossime tappe vedono la conclusione, entro nove mesi, dello studio di fattibilità, che sarà seguito dalla sottoscrizione di un contratto di rete tra le aziende private e all’individuazione di un partner finanziario, e/o di uno per la costruzione, e di uno per la gestione logistica della piattaforma. La firma dell’Accordo di programma definitivo tra gli attuali firmatari è prevista entro il 2018; un secondo Accordo di programma, anch’esso atteso entro l’anno, riguarderà l’innovazione tecnologica a supporto dell’intera piattaforma logistica e potrà essere cofinanziato da Ministero e Regione. Altri sei mesi per la progettazione esecutiva e l’inizio dei lavori, e siamo a metà del 2019: da questo momento, la stima del tempo richiesto per l’ultimazione dei magazzini e della piattaforma è un anno e mezzo, quindi l’inaugurazione dovrebbe aver luogo nell’autunno 2020.
Ma il progetto non si ferma qui: è già nell’aria l’ipotesi di un possibile secondo polo logistico, tutto dedicato alla gestione delle materie prime destinate ai siti produttivi presenti in Toscana. Invest in Tuscany, l’ufficio della Regione Toscana per l’attrazione degli investimenti, sta studiando la fattibilità di questa nuova iniziativa, che potrebbe insediarsi nel comune di Empoli.

Il distretto toscano delle Life sciences

La Toscana si colloca al terzo posto tra le regioni nel ranking della farmaceutica italiana, con un totale di 300 imprese insediate sul territorio; sono 7 mila gli occupati diretti – di cui 850 ricercatori – a cui si aggiungono i 4 mila addetti dell’indotto. Il valore della produzione in Toscana ha raggiunto i i 6 miliardi di euro l’anno (pari al 12% del totale nazionale), con 250 milioni di investimenti in attività di ricerca e sviluppo, condotte dalle nove imprese che possiedono anche un centro di ricerca nel quadrilatero delle province di Firenze, Siena, Lucca e Pisa. “È un accordo che, con una collaborazione sempre più stretta e sinergica tra attori pubblici e privati, può veramente rafforzare l’hub toscano e renderlo ancora più competitivo nel Paese e in Europa”, ha sottolineato il presidente di Farmindustria in occasione della firma dell’accordo di programma.