salsapariglia indiana (Hemidesmus indicus)
salsapariglia indiana (Hemidesmus indicus)

La salsapariglia indiana (Hemidesmus indicus) è utilizzata da secoli nella medicina tradizionale in Asia e in Sud America e potrebbe rivelarsi un alleato prezioso nella lotta contro i tumori.

salsapariglia indiana (Hemidesmus indicus)
L’estratto di salsapariglia indiana (Hemidesmus indicus) ha dimostrato un duplice effetto antitumorale

Un gruppo di ricercatori ha mostrato come l’estratto di salsapariglia indiana (Hemidesmus indicus) sia in grado di indurre la morte immunogenica di cellule di tumore del colon e del retto. Indurre la morte cellulare immunogenetica significa uccidere le cellule tumorali attivando al tempo stesso i meccanismi di difesa del sistema immunitario.

Tale particolare capacità antitumorale non era mai stata osservata prima in un prodotto di origine naturale.

Lo studio è stato realizzato da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita coordinato dalla professoressa Carmela Fimognari e attivo al Campus di Rimini dell’Università di Bologna, in collaborazione con ricercatori dell’Università di Basilea (Svizzera).

La scoperta, che potrebbe portare alla nascita di nuovi farmaci per la lotta contro il cancro, è valsa a Elena Catanzaro, assegnista di ricerca dell’Università di Bologna che ha condotto lo studio, uno dei premi annuali consegnati della Società Italiana di Farmacologia e da Farmindustria.

I risultati dello studio sugli effetti della salsapariglia indiana in ambito oncologico sono stati pubblicati su Oncotarget in un articolo con titolo “Hemidesmus indicus induces immunogenic death in human colorectal cancer cells”. Gli autori sono: Eleonora Turrini, Elena Catanzaro, Manuele G. Muraro, Valeria Governa, Emanuele Trella, Valentina Mele, Cinzia Calcabrini, Fabiana Morroni, Giulia Sita, Patrizia Hrelia, Massimo Tacchini e Carmela Fimognari.

Usi tradizionali e proprietà antitumorali della salsapariglia indiana

La salsapariglia indiana è usata nella medicina ayurvedica in India e dalle popolazioni indigene del Centro e del Sud America per curare diversi tipi di disturbi.

«La medicina tradizionale ne consiglia l’uso sotto forma di decotto della sua radice – conferma Elena Catanzaro. – Si tratta di un rimedio utilizzato da secoli in diverse parti del mondo e per questo abbiamo voluto analizzarne le caratteristiche in modo scientifico, utilizzando gli strumenti avanzati a nostra disposizione. Le prime scoperte interessanti su questa pianta sono arrivate già negli scorsi anni: con una serie di articoli abbiamo mostrato che Hemidesmus indicus è in grado di proteggere il DNA delle cellule da lesioni potenzialmente cancerogene. Con questa nuova ricerca, per la prima volta, abbiamo messo in luce come la salsapariglia indiana abbia anche la capacità di combattere attivamente i tumori».

«L’estratto di Hemidesmus indicus – spiega Elena Catanzaro – ha un duplice effetto antitumorale: da una parte è in grado di uccidere le cellule tumorali e dall’altra fa sì che le cellule morenti siano riconosciute dal sistema immunitario, provocando così la naturale attivazione dei meccanismi di difesa dell’organismo. Si tratta di un fenomeno noto come morte cellulare immunogenica, e la salsapariglia indiana è l’unico prodotto di origine naturale capace di provocarlo».

«Questi risultati sono solo un primo passo verso la realizzazione di un vero e proprio farmaco – precisa la ricercatrice. – Ma i dati che abbiamo ottenuto sono particolarmente promettenti: crediamo molto nelle proprietà di questa pianta».