Il Consorzio Dafne, che raggruppa gli attori della catena di fornitura dei prodotti medicinali e dei dispostivi medici, ha organizzato per il prossimo 7 ottobre, dalle 11.30 alle 13.00, un evento full digital in cui approfondire i temi legati dell’innovazione digitale e della sostenibilità declinati sulla filiera healthcare. Il convegno rappresenta anche l’occasione per festeggiare il 30° compleanno del Consorzio e vedrà la partecipazione di Daniele Marazzi, Consigliere Delegato del Consorzio Dafne, Oscar di Montigny (Chief Innovation, Sustainability & Value Strategy Officer in Banca Mediolanum e fondatore e presidente di Be Your Essence) e Andrea Rangone (professore ordinario del Politecnico di Milano e presidente di Digital360, con la moderazione del giornalista scientifico e conduttore radiofonico Radio24 Maurizio Melis. Per iscriversi ai lavori basta compilare il form disponibile a questo link.
Un white paper per fotografare l’ecosistema healthcare
Il 30° compleanno del Consorzio Dafne è stata anche l’occasione per pubblicare i risultati di una ricerca condotta dal Centro Studi Dafne e mirata a inquadrare meglio il contributo apportato al Paese dall’ecosistema costituito dal Consorzio e dalla filiera nel suo complesso. Un ecosistema che si è arricchito di ben 62 nuovi consorziati nel biennio 2019-2020, a testimonianza del valore apportato dalle sue iniziative. Le circa 740 realtà aderenti al Consorzio generano il 65% del fatturato complessivo della filiera healthcare italiana.
“Mai come in questa fase di ripresa dalla pandemia sono determinanti la capacità e la volontà di ‘fare sistema’, su tutti i fronti ma in particolare tra le organizzazioni della filiera healthcare, chiamate a ripensare a fondo alle logiche di business, ridisegnare i processi e introdurre soluzioni e approcci innovativi in modo strutturale e ragionato” ha commentato il presidente del Consorzio Dafne, Maurizio Riitano.
L’analisi fa riferimento agli ultimi dati economici disponibili (esercizio 2019), provenienti da varie fonti sia pubbliche che private. La filiera healthcare italiana, indica il documento, si compone di circa 5mila cinquecento aziende ed è rappresentabile secondo sette distinti nodi, articolati su quattro livelli: aziende, depositari, distributori e clienti (domicili, farmacie e ospedali) e trasportatori specializzati che si occupano del trasporto primario tra i diversi nodi.
Il fatturato totale generato nel 2019 è stato pari a circa 78 miliardi di euro (il 4,5% del PIL); il 78% di questo dato è riferito al segmento Industria, il 18% alla Distribuzione intermedia (umana e veterinaria) mentre il restante 4% si suddivide tra depositari e trasportatori specializzati. La filiera impiega in totale poco più di 200mila unità, l’1,6% del totale addetti in Italia nel 2019. Tutte le Regioni sono rappresentate all’interno del Consorzio, con la sola Lombardia che rappresenta oltre il 50% del fatturato complessivo dell’ecosistema
“Un Consorzio ampio, trasversale e rappresentativo di tutte le diverse anime del settore è condizione necessaria per svolgere il ruolo di catalizzatore per la governance di processi collaborativi e dell’innovazione digitale lungo tutta la Supply Chain Healthcare. In corrispondenza di dati oggettivi, prendere piena coscienza di questo ci chiama a un’assunzione di responsabilità nello sviluppo di riflessioni e confronti che si traducano poi in piani d’azione concreti, capaci di generare impatti positivi che sappiano dispiegare i propri effetti come onde generate da un sasso che viene gettato in uno specchio d’acqua”, spiega Daniele Marazzi, Consigliere Delegato del Consorzio Dafne.