Gli enzimi appartenenti alla famiglia delle proteine PIP4K potrebbero rappresentare un nuovo, interessante target per lo stimolo di un’efficace risposta immunitaria diretta ad attaccare ed eliminare le cellule tumorali. La proposta giunge da un gruppo di ricerca a cui ha partecipato anche l’Università di Bologna, che ha da poco pubblicato sulla rivista PNAS i risultati di uno studio sull’inibizione degli enzimi PIP4K. Tali enzimi influiscono sulla normale attività delle cellule T regolatorie (Treg) del sistema immunitario, dando luogo a una risposta più efficace contro i tumori. Il sistema immunitario, infatti, è in grado di riconoscere e distruggere cellule tumorali, comportamento che è alla base delle immunoterapie oncologiche di ultima generazione. Le cellule tumorali sono però in grado di contrastare l’effetto terapeutico tramite la creazione di un microambiente che limita l’azione delle cellule del sistema immunitario.

“I risultati che abbiamo ottenuto mostrano che molecole in grado di inibire le proteine PIP4K possono essere utilizzate per controllare l’azione delle cellule Treg”, spiega Roberta Fiume, professoressa al Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna, tra gli autori dello studio. “Essere in grado di controllare in modo selettivo l’attività di queste cellule significherebbe controllare l’intensità della risposta immunitaria e quindi il modo con cui reagire alla malattia”.

L’azione delle cellule Treg riduce la funzionalità delle cellule T effettrici (Teff) del sistema immunitario, coinvolte nell’individuazione e rimozione delle cellule tumorali. Quest’ultime cercano di sfuggire da questi meccanismi di difesa rilasciando molecole che attirano e accumulano attorno a sé cellule Treg, riducendo così l’attività immunitaria delle cellule Teff.

Il gruppo di lavoro ha utilizzato approcci di biologia molecolare e genetica per limitare l’azione delle cellule T regolatorie senza diminuire l’azione delle cellule T effettrici. “Nonostante le proteine PIP4K si trovino in concentrazioni simili in entrambi questi tipi di cellule, i risultati che abbiamo ottenuto sembrano indicare che queste proteine abbiano una funzione più importate nelle cellule Treg che in quelle Teff”, conferma Alessandro Poli, ricercatore dell’INGM – Istituto Nazionale di Genetica Molecolare dell’Università di Southampton (Regno Unito) e primo autore dello studio. “Il trattamento con farmaci in grado di inibire le proteine PIP4K potrebbe quindi consentire al sistema immunitario di funzionare in modo più efficace, migliorando così la sua capacità di attaccare ed eliminare le cellule tumorali”.

“Le Treg svolgono una funzione molto importante nell’organismo umano, perché senza di loro il sistema immunitario potrebbe perdere il controllo e attaccare anche le cellule sane”, aggiunge Nullin Divecha, professore dell’Università di Southampton (Regno Unito) che ha coordinato lo studio.