Un ricco parterre di rappresentanti delle diverse associazioni rappresentative delle diverse anime della filiera farmaceutica ha animato il dibattito della Tavola rotonda tenutasi in occasione della recente Assemblea dell’Associazione Distributori Farmaceutici (ADF). L’occasione ha permesso di confrontarsi sui temi di maggior rilievo e attualità per il settore, tra cui il finanziamento del Servizio sanitario nazionale, le dinamiche di mercato, la remunerazione e la futura sanità territoriale. Tra le criticità da affrontare, tutti i partecipati al dibattito hanno sottolineato la necessità di tutelare e sostenere il servizio di distribuzione alle farmacie rurali. Non meno importante è proseguire nel dialogo tra i diversi stakeholder per arrivare a proporre ai decisori politici soluzioni concrete e realizzabili a salvaguardia di un settore vitale per i cittadini.
Il valore sociale ed economico della distribuzione intermedia
L’Assemblea ADF ha anche visto la presentazione del rapporto sul “Valore sociale della D.I.F.” da parte di Francesco Maietta, responsabile area Politiche sociali Censis, secondo il quale il 90% degli italiani reputa fondamentale il ruolo della distribuzione intermedia. Le criticità che affliggono la categoria sono state analizzate da Giorgio Matteucci (DIAG-Sapienza Università di Roma): la distribuzione intermedia rappresenta attualmente l’anello debole della filiera, agendo da indispensabile cerniera fra produzione e dispensazione finale e assicurando il collegamento fra Asl e farmacie. I dati indicano che il settore lavora in perdita per quanto riguarda la distribuzione dei farmaci per il Servizio sanitario nazionale. Con l’attuale remunerazione, infatti, ogni confezione rimborsabile consegnata fa registrare una perdita media di 26 centesimi, come conseguenza del drastico taglio al margine dei grossisti per i farmaci di classe A imposto nel 2010. I ricavi derivanti dal mercato commerciale (OTC e parafarmaco) hanno finora permesso di sostenere tale situazione, nonostante la concorrenza dei grandi gruppi del commercio online.
Da qui la richiesta d’interventi urgenti di revisione della normativa vigente uscita dalla assemblea, ritenuti necessari per garantire la futura sostenibilità dei servizi. La proposta in tal senso vede lo sviluppo di un nuovo modello di assistenza e distribuzione farmaceutica basato su una visione d’insieme. Modello da perseguire in questo momento favorevole, in cui i segnali di ripresa dell’economia fanno intravedere la reale possibilità di attuare interventi legislativi straordinari.
ADF è parte di Confcommercio-Imprese per l’Italia e aderisce alla federazione europea GIRP (European Healthcare Distribution Association). L’associazione rappresenta 34 aziende che coprono più del 60% del fatturato dei grossisti farmaceutici in Italia; gli oltre 100 siti logistici distribuiti del territorio nazionale effettuano ogni giorno più di 90 mila consegne giornaliere con mezzi di trasporto coibentati e refrigerati.