Uno studio pubblicato da Medicines for Europe e realizzato da Creativ Ceutical pone l’attenzione sui possibili modelli alternativi per il pricing dei farmaci generici, onde superare le attuali inefficienze. Lo studio è stato realizzato tramite una review sistematica e mirata della letteratura e interviste e ad-board con esperti di cinque paesi (Belgio, Portogallo, Spagna, Romania e Grecia).
Nella prima parte del documento presenta lo stato attuale e l’esperienza maturata sull’impatto della regolamentazione dei prezzi sulle dinamiche competitive degli stessi tra le aziende del settore attive in Europa. L’analisi tocca anche i temi dell’implementazione dei sistemi di regolamentazione delle quote di rimborso attraverso misure quali i prezzi di riferimento. Vengono quindi analizzati i modelli di pricing alternativi e la loro applicabilità in Europa, sull’esempio di casi tipo a livello di ventidue Paesi, considerati anche rispetto alle similarità d’approccio al problema.
“Il rapporto mostra chiaramente la necessità di riforme del pricing e rimborso e del procurement al fine di espandere l’accesso del paziente, promuovere l’assunzione sostenibile dei medicinali generici e migliorare la sicurezza di fornitura. Le politiche non sostenibili per i medicinali, come le imprevedibili politiche di clawback e i tagli ai prezzi, devono essere evitate a tutti i costi”, ha commentato il direttore generale di Medicines for Europe, Adrian van den Hoven.
Le raccomandazioni per il futuro
Le raccomandazioni strategiche per i decisori a livello di paese puntano ad un approccio che sia sensibile alla competizione. In particolare, il documento evidenzia l’opportunità di rivedere le politiche esistenti, ritenute insufficienti a supportare la competitività tra le imprese, con implementazione di modelli di prezzo che tengano conto dello specifico archetipo di modello di prezzo tipico del Paese in esame. Anche la composizione dei gruppi di riferimento andrebbe rivista per riflettere meglio le condizioni competitive effettive del mondo reale. I dati di vendita dovrebbero essere usati per monitorare e analizzare il livello di competitività nei gruppi di riferimento, di modo da reagire prontamente in presenza di un deterioramento della capacità competitiva.
Un approccio olistico al problema andrebbe adottato per valutare le possibili revisioni legislative relative ai farmaci generici, di modo da considerare sia gli aspetti generali di mercato che quelli più specifici. Infine, andrebbe raggiunto e mantenuto un giusto bilanciamento tra la generazione di risparmi per i sistemi sanitari e i fatturati dei produttori, con l’obiettivo complessivo di permettere ai pazienti di accedere a medicinali convenienti con il budget a disposizione.