Lo studio multicentrico italiano coordinato dall’IRCCS Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza e dalla Fondazione Revert Onlus ha permesso di individuare alcuni dei meccanismi patologici coinvolti nel malfunzionamento delle cellule nella sindrome di Smith-Magenis (SMS). Si tratta di una malattia rara dalla complessa patologia genetica, causata nel 90% dei casi da una delezione nel braccio corto del cromosoma 17 (17p11.2), nel restante 10% da mutazioni puntiformi nel gene RAI1. Lo sviluppo del bambino ne viene colpito su più livelli, con presenza di significativi deficit neuro-cognitivi, dismorfismi craniofacciali, obesità, disturbi del sonno e del comportamento. La prevalenza mondiale della malattia è di 1/15 mila-25 mila in tutti i gruppi etnici, anche se le cifre relative alle diagnosi potrebbero essere sottostimate.

I risultati ottenuti dal team coordinato da Jessica Rosati (Laboratorio di Riprogrammazione Cellulare di Casa Sollievo della Sofferenza) sotto la supervisione di Angelo Luigi Vescovi (direttore scientifico dell’Ospedale di San Pio), in collaborazione con il gruppo di ricerca della professoressa Maria Pennuto (Istituto Veneto di Medicina Molecolare VIMM), la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e l’Istituto Neurologico Carlo Besta IRCCS, sono stati pubblicati su Cell Death and Disease.

La ricerca del team italiano rappresenta un importante passo avanti nella comprensione dei meccanismi molecolari alla base della malattia, che era stata finora studiata prevalentemente solo da un punto di vista clinico e per la quale non sono ancora state sviluppate terapie efficaci. Il progetto, partito cinque anni fa con il prelievo di cellule da un primo paziente, si è evoluto nel tempo anche grazia all’opera di sensibilizzazione delle famiglie coinvolte rispetto all’importanza della ricerca scientifica compiuta dall’Associazione Smith Magenis Italia. Le numerose linee cellulari paziente-specifiche così indagate hanno permesso di dimostrare che esistono alcuni processi deregolati all’interno della cellula, comuni a tutti i pazienti, al di là della variabilità genomica e sintomatologica di ciascuno di loro. In particolare, i ricercatori italiani hanno dimostrato che la sindrome di Smith-Magenissindrome di Smith-Magenis è caratterizzata da un accumulo di trigliceridi, sotto forma di gocce lipidiche, a causa di una deregolazione del processo di smaltimento dei rifiuti cellulari. Il blocco del processo di smaltimento provoca anche sofferenza nella cellula, con accumulo di radicali liberi che porta alla morte cellulare.

Una volta individuato questo meccanismo, siamo riusciti a migliorare con un farmaco il fenotipo patologico nelle cellule agendo sull’accumulo dei trigliceridi e dei radicali liberi e ottenendo un miglioramento della vitalità cellulare, questo andando proprio ad agire sul meccanismo biochimico inficiato dalla mutazione genetica“, ha spiegato Angelo Vescovi, direttore scientifico dell’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza e coordinatore del Progetto. I risultati ottenuti permetteranno ora di proseguire le ricerche verso l’identificazione di possibili bersagli terapeutici per una futura terapia sperimentale. Secondo quanto reso noto da IRCCS Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza, sono già in corso esperimenti per traslare le scoperte in una sperimentazione clinica nel più breve tempo possibile.

(fonte: IRCCS Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza)