Quando leggerete questo editoriale saranno passati già abbondantemente due terzi di questa estate. Mentre scrivo, seguo con grande preoccupazione l’evolversi degli eventi atmosferici che imperversano negli ultimi mesi nel mondo e in particolare in Italia, con violenti temporali e nubifragi a Nord, e incendi che devastano il territorio a Sud. Tali fenomeni dovrebbero essere un segnale evidente del fatto che stiamo assistendo a cambiamenti climatici mai visti negli ultimi decenni, caratterizzati da importante intensità e frequenza. Non è certamente questa la sede per ipotizzarne le cause scatenanti, ma
vorrei comunque cogliere l’occasione per soffermarmi brevemente su alcuni aspetti. Come, per esempio, il fenomeno caratterizzato dalla “semplificazione”, che porta spesso a seguire l’opinion leader del momento, al posto di documentarsi da fonti credibili, siano esse scientifiche o tecniche a seconda dei casi.

Un tema che si collega necessariamente al focus presente su questo numero di NCF. Segnalo, come di consueto, alcuni articoli che vorrei sottoporre alla vostra attenzione, in quanto li trovo sotto alcuni aspetti attinenti con i comportamenti, in certi casi scettici, che riscontriamo quando si parla di sostenibilità ambientale e sicurezza: temi che richiedono valutazioni tecnico scientifiche e non decisioni “di pancia”. Un focus che raccomando non solo ai responsabili RSPP, ma a tutti i manager che in ambito industria hanno un ruolo di responsabilità nei confronti del personale operativo. Il tema dell’impatto ambientale è affrontato dal punto di vista di Egualia, che è l’associazione di rappresentanza delle industrie dei farmaci generici equivalenti (pag. 46); nell’intervista con il direttore generale Michele Uda, emergono i temi sui quali l’industria deve focalizzarsi. In particolare le nuove norme per lo smaltimento delle acque reflue urbane, la sostituzione dei gas fluorurati e l’utilizzo di materiali di riciclo per il packaging. Dallo scambio emerge come su questi temi sia necessario che chi di dovere intervenga con adeguate disposizioni di legge. Punto per punto sono approfonditi i vari ambiti sopra citati; interessante, per quanto attiene alla revisione della legislazione farmaceutica europea, leggere quanto sarà contenuto nell’aggiornamento della metodologia di valutazione ERA (Environmental Risk Assessment), che di fatto diventa lo strumento a disposizione per valutare i vari rischi e identificare le idonee iniziative per ridurne, se non eliminarne, l’impatto.

Sempre in tema di riduzione degli impatti ambientali, abbiamo approfondito il tema della cogenerazione per l’industria farmaceutica (pag. 58): un processo che si basa sulla produzione contemporanea di energia meccanica/elettrica e di calore, utilizzabile per il riscaldamento di edifici e per attività produttive. Rilevanti sono l’approfondimento tecnologico e la valutazione dell’efficienza energetica fornita dagli investimenti in cogenerazione rispetto ad altre tecnologie.

Per iniziare la lettura, però, proponiamo un articolo dedicato alla prevenzione dei rischi sul lavoro (pag. 40). Purtroppo tutti i giorni leggiamo di incidenti, il più delle volte con esiti drammatici, che trasformano una giornata di lavoro in una tragedia. In questo contributo, Antonello Manniello di ENEA ci fornisce una panoramica esaustiva, partendo dalla distinzione tra rischio e pericolo, per passare alle normative di riferimento e per finire con una descrizione dei principali rischi
presenti nell’industria farmaceutica.