Dopo un iter lungo e molto dibattuto, si sono concluse con esito positivo le negoziazioni tra l’Unione Europea e il governo del Regno Unito per la partecipazione di quest’ultima ai programmi europei Horizon Europe e Copernicus.
L’accordo di principio, che fa seguito a quello sul Windosor Framework, permetterà ai rispettivi ricercati di collaborare su progetti che vedano un reciproco interesse di UE e UK. A tal fine, i partecipanti del Regno Unito saranno valutati da parte dell’UE per quanto riguarda il loro accesso a parti strategiche di Horizon Europe, sulla base degli stessi parametri utilizzati per gli altri paesi terzi associati al programma di ricerca.
I termini dell’accordo si applicheranno a partire dal 1° gennaio 2024 (Work programme 2024) e permetteranno ai partecipanti britannici di prendere parte a tutte le attività, compreso il coordinamento dei consorzi. L’accordo prevede anche la possibilità di rispondere alle call per il 2024 che verranno aperte già nel corso di quest’anno.
Il budget complessivo di Horizon Europe per la sola componente EU ammonta a 95.5 miliardi di euro, a cui si vanno ad aggiungere i contributi dei vari paesi associati. La partecipazione finanziaria del Regno Unito ai due programmi europei si basa sui termini dell’Accordo sul commercio e la cooperazione ed è stimata in almeno 2,6 miliardi di euro l’anno; cifra che tiene conto del fatto che i ricercatori britannici non hanno preso parte fin dalla sua partenza, nel 2021, al Multiannual Financial Framework 2021-2027. La piena efficacia dell’accordo raggiunto presuppone ora la messa a punto dei necessari strumenti legali, che devono essere adottati dal Comitato specializzato sulla Partecipazione ai programmi dell’Unione, dopo preventiva approvazione del Consiglio UE.
Per quanto riguarda il programma Copernicus, che comprende una complessa rete di satelliti e di sensori a terra, l’associazione del Regno Unito permetterà ai suoi ricercatori di accedere a una capacità d’avanguardia nel monitoraggio della Terra e dei suoi servizi. L’infrastruttura spaziale Copernicus, infatti, sta vivendo un momento di forte evoluzione insieme ai suoi servizi informativi, con l’obiettivo di meglio contribuire a comprendere le sfide legate all’ambiente e al cambiamento climatico. L’accordo raggiunto prevede anche la possibilità per il Regno Unito di accedere ai servizi della EU Space Surveillance and Tracking.
Il commento di ABPI
La notizia dell’associazione del Regno Unito a Horizon Europe ha raccolto reazioni positive da parte dell’Associazione britannica dell’industria farmaceutica (ABPI). La sua direttrice esecutiva, Janet Valentine, ha commentato sottolineando come il risultato rappresenti una grande vittoria per la comunità scientifica della ricerca, che negli ultimi anni ha spinto per una risoluzione. “L’innovazione e la ricerca di UK dipendono dalle collaborazioni internazionali, che sono cruciali per guidare i progressi in tutte le aree scientifiche, inclusa la scoperta e lo sviluppo precoce di medicine e vaccini. L’accesso du UK a Horizon Europe consente alle due parti di rinvigorire la loro partnership di lunga data nella R&D, e di contribuire alla crescita e alla competitività del Regno Unito nel settore life sciences, facendo di UK una destinazione attraente per i ricercatori di talento”, ha commentato Valentine.